Oltre
al nome comune e al nobiliare “de” del cognome, cos’hanno in comune questi due
santi? Apparentemente niente.
Il
secondo nasceva (1858) quando il primo moriva (1861).
Il
secondo ha scelto di imitare Gesù nel silenzio e nel nascondimento dei trent’anni
a Nazaret, il secondo nei tre anni della sua vita pubblica.
Il
primo è morto attorniato da una famiglia numerosa alla quale aveva saputo dare
vita, il secondo nella più profonda solitudine.
Eppure
hanno in comune la santità.
Si sono
convertiti tutte e due pressappoco alla stessa età, 26 anni de Mazenod, 28 anni
de Foucauld.
Ambedue
raccontano una esperienza analoga che precede la conversione:
de
Mazenod: durante le feste: «mi sento stringere il cuore e prendere dalla
tristezza, mi apparto da quella gente che mi pare impazzita e mi abbandono a
pensieri malinconici, fin quasi alle lacrime...»;
de
Foucauld: la tristezza mi lascia «muto e avvilito durante quelle che si
chiamano feste».
Per
entrambi la conversione coincide con la decisione di donarsi interamente a Dio,
dopo che ambedue hanno fatto un discernimento con un gesuita...
Per
ambedue l’amore porta all’imitazione e alla conformità con l’essere amato:
Gesù.
Chissà
in quante cose si troveranno somiglianti ora che in cielo si guardano negli
occhi.
de hecho hay sus paralelismos y diferencias que marcan su espiritualidad. aquí en el Sáhara, como hujos de san Eugenio, no renunciamos a enriquecer nuestro carisma con la herencia de Foucaold en medio del pueblo del Islam. Un abrazo
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