Il caerd. Guibert nella cripta di Montmartre |
In un articolo citato
dalla Capinello leggo che Charles de Foucauld, dopo la conversione, nel 1889 si
consacrò al Sacro Cuore e «entrò in relazione con un cappellano d Montmartre,
padre Yenveux, fondatore dei padri apostoli del Sacro Cuore».
In una nota leggo
ancora: «Il 9 marzo 1902, stabilitosi a Beni-Abbès, de Foucauld costituisce una
confraternita del Sacro Cuore legata a Montmartre, e il successivo 16 aprile
entra nell’associazione dei preti-apostoli del Sacro Cuore Alfred Yenveux».
Pochi mesi più tardi il
Bollettino di Montmartre pubblica “L’Atto di consacrazione della missione del
Sahara francese al Sacro Cuore di Gesù, compiuto nella festa di San Giuseppe
... il 19 marzo 1902, a Ghardaïa du Mzab”.
In un altro articolo (che
confonde gli Oblati di Maria Immacolata con gli Oblati del Sacro Cuore) leggo
che l’8 gennaio 1903 Foucauld scrive nel suo diario: “Ho ricevuto ieri un’importante
lettera di padre Yenveux, dai cappellani di Montmartre. Annuncia il Congresso
dei Sacerdoti Apostoli a Montmartre il 14 gennaio e in quella occasione intende
parlare a favore del Marocco; mi chiede una lettera dettagliata su questo
argomento. (…) Inizio dei rapporti con Montmartre su Margherita [Maria Alacoque]”
(Quaderni di Beni Abbès, pagina 52).
Come Fratel Carlo invia
a padre Yenveux un appello di sette pagine a favore della conversione del
Marocco attraverso la preghiera e la penitenza, attraverso la venuta di
missionari e suore”.
P. Alfred Yenveux |
Mons. Guibert, Oblato, divenuto
nel 1871 arcivescovo di Parigi, aveva fatto propria l’iniziativa del governo di
erigere un santuario al Sacro Cuore, sulla collina di Montmartre, e il 16
giugno 1875 ne pose la prima pietra. L’anno successivo chiamò gli Oblati a
prenderne la direzione.
Il primo superiore
della comunità fu p. Rey, accompagnato da altre due Oblati, tra cui p. Alfred Yenveux,
che divenne l’apostolo del Sacro Cuore. P. Yenveux, tra le sue molte opere,
scrisse Le Règne du Cœur de Jésus ou la
doctrine complète de la B. Marguerite-Marie sur la dévotion au Sacré-Cœur,
in 4 volumi, presto tradotti in varie lingue, compreso l’italiano.
È questo quell’Yenveux
con cui Charles de Foucauld era entrato in contatto.
Noto anche per il suo
commento alle Regole che ci ha consegnato una selva di fonti di sant’Eugenio,
era stato il primo e anche l’ultimo Oblato di Montmartre. Quando nel 1902 il
governo francese decretò l’espulsione di tutti gli ordini religiosi, anche gli
Oblati dovettero lasciare il santuario. Rimase soltanto lui, ormai vecchio:
morirà poco dopo, il 1° ottobre 1903.
Tra gli i molti Oblati
che hanno avuto un rapporto con Charles de Foucauld possiamo ricordare anche
padre Mario Borzaga. Nel suo Diario di quando è ancora a san Giorgio si legge: “21
marzo 1957: È il primo giorno di primavera: ma chi ci pensava? A me cosa
importa? E un giorno passato. Ho pensato: perché la Madonna non vuole che io
sia santo come de Foucauld, austero e mortificato come questo ultimo dei Padri
del deserto? E se, un bel giorno, a una data ora, mi fulminasse con la sua
Grazia? E se mi avesse fulminato oggi e io non ho sentito nulla? Una cosa è
certa: che devo impegnarmi molto di più, credere all’amore di Gesù per me, e
lanciarmi a peso morto nella divina avventura cui sono stato chiamato”.
Anche nel Laos continua
a leggere de Foucauld: “31 maggio 1958 -
sabato - Non mi sono mosso dalla mia stanza dove ho meditato l’Amore di Gesù
nello Spirito del P. Carlo de Foucauld. Come è bello essere santi! o meglio
come dovrebbe essere bello! Fratel Carlo parlava il Tuareg meglio dei Tuareg: e
sono sicuro che si è santificato...
1 giugno 1958. Sto meditando sullo Spirito dei Piccoli
Fratelli di Gesù del de Foucauld. Mi piace e spero di trarre profitto da questa
lettura”.
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