martedì 8 settembre 2020

Il sabato e la stella


Ogni giorno mi giunge una email con il vangelo della liturgia e un breve commento di un padre della Chiesa o di un santo.
A volte si tratta di commenti molto distanti da quelli degli esegeti moderni, eppure hanno un loro fascino, come quelli di sabato scorso e dell’8 settembre.

Sabato abbiamo letto il Vangelo di Gesù che si dichiara padrone del sabato.
Ed ecco l’originale interpretazione di Macario l’Egiziano (IV secolo):

“Dio prescriveva a tutti di riposarsi e di non svolgere alcun lavoro il giorno del sabato. Ma quel giorno era un simbolo e un'ombra del vero sabato, che è concesso all'anima dal Signore. (...)
Il Signore, infatti, chiama l’uomo al riposo dicendogli: «Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò» (Mt 11,28). E a tutte le anime che si fidano di lui e si avvicinano a lui, dà il riposo, liberandole da pensieri fastidiosi, opprimenti e impuri. Così, esse cessano completamente di essere in balìa del male e celebrano un vero sabato, delizioso e santo, una festa dello Spirito, con indicibile gioia e felicità. Rendono a Dio un culto puro, a lui gradito poiché procede da un cuore puro. Questo è il sabato vero e santo.
Anche noi, allora, supplichiamo Dio di farci entrare in questo riposo, di tralasciare i pensieri vergognosi, cattivi e vani, affinché possiamo servire Dio con cuore puro e celebrare la festa dello Spirito Santo. Beati coloro che entrano in questo riposo”.

Per la natività di Maria ecco un testo di Amedeo di Losanna (siamo nel XII secolo) che interpreta il nome di Maria come “stella del mare”. Maria di per sé significa “signora”, ma Girolamo pensava che la sua etimologia fosse “stilla del mare”, goccia di mare. Qualche copista ha poi trascritto “stella del mare” e così questo nome è passato alla pietà popolare.
Amedeo di Losanna, partendo da questa etimologia scrive:  

“Fu chiamata Maria per un disegno della Provvidenza divina, cioè stella del mare, per dichiarare col suo nome ciò che mostra più chiaramente nella realtà. (...)
Rivestita di bellezza, ella è anche rivestita di forza, si è cinta per calmare con un gesto le grandi onde del mare. Quelli che navigano nel mare del mondo e quelli che l’invocano con piena fiducia, lei li sottrae alla tempesta e al furore degli uragani, li conduce vittoriosi alla riva della beata patria. Non si può dire, miei carissimi, quante volte gli uni avrebbero sbattuto sulle rocce, rischiando di soccombere, gli altri si sarebbero incagliati sugli scogli per non più tornare (...) se la stella del mare, Maria sempre vergine, non si fosse messa di mezzo col suo potentissimo aiuto e se non li avesse riportati, il timone già spaccato e la barca fracassata, privi di ogni soccorso umano, per dirigerli, sotto la sua guida celeste, verso il porto della pace interiore”.

Insomma, Gesù da una parte, Maria dall’altra, fanno di tutto per aiutarci a superare le difficoltà, le tentazioni, le prove e portarci nella pace interiore del sabato, in un porto sicuro…

Nessun commento:

Posta un commento