Primo mistero: Lo Spirito Santo scende su Maria a Nazaret
L’angelo disse a Maria: «Ecco, concepirai un
figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù… Lo Spirito Santo scenderà su di
te e la potenza dell’altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che
nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio» (Lc 1, 31.35).
Dio entra nella nostra storia, prende la carne da
Maria, diventa uomo, si fa uno di noi. È l’unità tra Cielo e terra, l’inizio
del cammino dell’umanità e di tutto il creato verso i cieli nuovi e la terra
nuova.
Il concepimento di Gesù è l’opera nascosta dello
Spirito Santo, lo sposo della Vergine. Egli scende in lei e da quell’istante
guida i passi della nostra storia.
Secondo mistero: Gesù sulla croce consegna il suo spirito
«Gesù disse: “È compiuto!”. E, chinato il
capo, consegnò lo spirito» (Gv 19, 30).
Lo Spirito Santo è la vita di Gesù, fin dal momento
del suo concepimento nel grembo di Maria. Il suo morire non è semplicemente
dare l’ultimo respiro, ma “consegnare il suo spirito”. Lo consegna a Maria e Giovanni
che, ai piedi della croce, sono la presenza di tutta la Chiesa. Sulla croce egli
dona la sua vita, il suo “spirito”, preludio dell’effusione dello Spirito Santo.
Terzo mistero: Il Risorto soffia lo Spirito sui discepoli nel
cenacolo
«La sera di quel giorno, il primo della
settimana… venne Gesù, stette in mezzo a disse loro… “Pace a voi! Come il Padre
ha mandato me, anch’io mando voi”. Detto questo, soffiò e disse: “Ricevete lo
Spirito Santo”» (Gv 20, 19-22).
Il giorno di Pasqua è il giorno della nuova
creazione, della vita nuova, la nascita dell’uomo nuovo. Come Adamo ricevette
la vita dal soffio di Dio, così la nuova comunità cristiana riceve la vita
nuova dal soffio creatore del Risorto. Con la forza divina dello Spirito Santo la
Chiesa potrà portare a compimento la missione di Gesù: “Come il
Padre ha mandato me, anch’io mando voi”.
Quarto mistero: Lo Spirito Santo scende sulla Chiesa a Pentecoste
«Venne all’improvviso dal cielo un fragore,
quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa. Apparvero loro
lingue come di fuoco, che si dividevano e si posavano su ciascuno di loro, e
tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue,
nel modo in cui lo Spirito dava loro di esprimersi…» (Atti, 2, 2-4).
La Chiesa è “colma” di Spirito Santo e lo può
riversare a sua volta su tutti. Egli la unifica e la distingue: molte lingue,
molti popoli, che si comprendono nel rispetto e nella ricchezza della diversità
e insieme nell’armonia dell’unità, fino a creare l’unità di “un cuore solo e un’anima
sola”.
Quinto mistero: Lo Spirito Santo a Cesarea apre la Chiesa a tutti
i popoli
«Pietro stava ancora dicendo queste cose,
quando lo Spirito Santo discese sopra tutti coloro che ascoltavano la Parola. E
i fedeli circoncisi, che erano venuti con Pietro, si stupirono anche sui pagani
si fosse effuso il dono dello Spirito Santo; li sentivano infatti parlare in
altre lingue e glorificare Dio» (Atti 10, 44-46).
Nella
casa di Cornelio, centurio della coorte Italica, a Cesarea Marittima, lo
Spirito Santo scende sui “pagani”, così come a Gerusalemme era sceso sugli
ebrei. È l’inizio del diffondersi del Vangelo tra tutte le genti, della
missione universale della Chiesa. D’ora in poi lo Spirito Santo guiderà la
Chiesa “fino ai confine della terra”.
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