domenica 5 aprile 2020

Via Crucis in tempo di Coronavirus: XIII Stazione


XIII Stazione: Gesù deposto dalla croce

Assieme all’Annunciazione, la deposizione è la scena in cui Maria è maggiormente raffigurata dagli artisti. È bella la Madre silenziosa con il figlio morto adagiato in grembo. All’Annunciazione aveva ingaggiato un vivace dialogo con l’angelo, ora tace. La spada profetizzata da Simeone le ha trapassato l’anima. Ha condiviso appieno il dramma del figlio. Nella sua impotenza accoglie in sé tutte le morti, come Gesù ha preso su di sé tutti i mali del mondo.

Quando depongono dal letto i morti del Coronavirus, fuori c’è un camion ad attendere. Una lunga fila di camion militari si avvia verso gli inceneritori. Quanta desolazione. Lo stesso silenzio del Golgota.

Come Maria apriamo braccia e cuore per accogliere ogni dolore, ogni sofferenza, ogni morte.
Neppure una lacrima cada per terra invano.
È un bene prezioso che va condiviso e vissuto.
Forse non sapremo dire parola, ma stiamo lì, per farci sentire presenti. E che nessuno resti mai solo.

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