giovedì 23 aprile 2020

Il perdono di padre Ermanno - 4

A un incontro di religiosi,
Rocca di Papa, febbraio 1975

Nel libro Sarai tutta sua, Luigina Nicolodi racconta un episodio vissuto con p. Ermanno Rossi.


Dietro richiesta di un giovane domenicano, padre Ermanno Rossi, mi recai nella sua città, Nocera Inferiore. Il primo viaggio lo facemmo insieme; in treno mi raccontò di quanti avrei conosciuto, voleva presentarmi la sua famiglia e il gruppo che aveva invitato.

M’interessai dei suoi familiari e durante il viaggio padre Ermanno mi narrò storie di dissapori con i suoi parenti che si trascinavano da anni, per piccole cose o per pochi metri di terra. Tra noi in focolare era così vivo il senso del chiedere perdono in ogni circostanza, che gli feci una proposta, sarei rimasta da sua madre mentre lui sarebbe andato a chiedere perdono per le faccende di cui mi aveva accennato e solamente dopo mi avrebbe raggiunto a casa sua per cominciare assieme la riunione, che non si poteva tenere se “noi non abbiamo fatto il primo passo”, gli dissi.
Padre Ermanno rimase sbalordito da quell’idea, ma convenne che era l’unica cosa evangelica da farsi e sulla quale poggiava la diffusione della spiritualità dell’unità a Nocera.

Fu così che mentre lo attendevo insieme a sua madre, ai suoi familiari e a un nutrito gruppo del vicinato, si diresse da una sua zia, suonò il campanello con un batticuore da non dirsi, si trovarono di fronte, rimasero muti e imbarazzati. Padre Ermanno balbettò delle scuse: la controversia doveva considerarsi acqua passata tra loro. La zia si commosse, lo abbracciò e, come conclusione, gli offrì pure una fetta di torta.

Padre Ermanno arrivò raggiante di felicità, ci raccontò per filo e per segno come era andata e così, in mezzo a una gioia che non si può descrivere, cominciammo il nostro primo incontro a Nocera Inferiore.

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