A un incontro di religiosi, Rocca di Papa, febbraio 1975 |
Nel libro Sarai tutta sua, Luigina Nicolodi racconta un episodio vissuto con p. Ermanno Rossi.
Dietro
richiesta di un giovane domenicano, padre Ermanno Rossi, mi recai nella sua
città, Nocera Inferiore. Il primo viaggio lo facemmo insieme; in treno mi
raccontò di quanti avrei conosciuto, voleva presentarmi la sua famiglia e il
gruppo che aveva invitato.
M’interessai
dei suoi familiari e durante il viaggio padre Ermanno mi narrò storie di dissapori
con i suoi parenti che si trascinavano da anni, per piccole cose o per pochi
metri di terra. Tra noi in focolare era così vivo il senso del chiedere perdono in ogni circostanza,
che gli feci una proposta, sarei rimasta da sua madre mentre lui sarebbe andato
a chiedere perdono per le faccende di cui mi aveva accennato e solamente dopo
mi avrebbe raggiunto a casa sua per cominciare assieme la riunione, che non si
poteva tenere se “noi non abbiamo fatto il primo passo”, gli dissi.
Padre
Ermanno rimase sbalordito da quell’idea, ma convenne che era l’unica cosa
evangelica da farsi e sulla quale poggiava la diffusione della spiritualità
dell’unità a Nocera.
Fu
così che mentre lo attendevo insieme a sua madre, ai suoi familiari e a un nutrito gruppo del vicinato, si diresse
da una sua zia, suonò il campanello con un batticuore da non dirsi, si
trovarono di fronte, rimasero muti e imbarazzati. Padre Ermanno balbettò delle
scuse: la controversia doveva considerarsi acqua passata tra loro. La zia si
commosse, lo abbracciò e, come conclusione, gli offrì pure una fetta di torta.
Padre
Ermanno arrivò raggiante di felicità, ci raccontò per filo e per segno come era
andata e così, in mezzo a una gioia che non si può descrivere, cominciammo il
nostro primo incontro a Nocera Inferiore.
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