La liturgia del fuoco, un fascino antico, che si perde nella notte dei
tempi. Letteralmente “nella notte” dei tempi, quando il fuoco era l’unica fonte
di luce e di calore: “frate focu, per lo quale ennallumini la nocte, et ello è
bello et iocundo et robustoso et forte”.
La notte di Pasqua, alla fiamma del “fuoco nuovo” s’accende il cero
pasquale.
Un’accensione in tono minore, quest’anno, eppure risuonano ancora le
parole con cui si incide il cero:
1. Il Cristo ieri e oggi (mentre si incide l’asta verticale)
2. Principio e fine (si incide l’asta orizzontale)
3. Alfa (si incide sopra l’asta verticale la lettera A)
4. e Omega (si incide sotto l’asta verticale la lettera Ω)
5. A lui appartengono il tempo (nell’angolo sinistro superiore della croce incide la prima cifra dell’anno corrente: 2)
6. e i secoli. (nell’angolo destro superiore della croce incide la seconda cifra dell’anno corrente: 0)
7. A lui la gloria e il potere (nell’angolo sinistro inferiore della croce incide la terza cifra dell’anno corrente: 2)
8. per tutti secoli in eterno. Amen. (nell’angolo destro inferiore della croce incide la quarta cifra dell’anno corrente: 0)
2. Principio e fine (si incide l’asta orizzontale)
3. Alfa (si incide sopra l’asta verticale la lettera A)
4. e Omega (si incide sotto l’asta verticale la lettera Ω)
5. A lui appartengono il tempo (nell’angolo sinistro superiore della croce incide la prima cifra dell’anno corrente: 2)
6. e i secoli. (nell’angolo destro superiore della croce incide la seconda cifra dell’anno corrente: 0)
7. A lui la gloria e il potere (nell’angolo sinistro inferiore della croce incide la terza cifra dell’anno corrente: 2)
8. per tutti secoli in eterno. Amen. (nell’angolo destro inferiore della croce incide la quarta cifra dell’anno corrente: 0)
Una volta che il cero pasquale è pronto inizia il suo cammino, e a mano
a mano che avanza le candele si accendono, ad una ad una e la luce si espande…
Un rito antico, carico di simbologia.
È il Cristo che illumina ogni uomo. Niente è lasciato al caso. Tutto è accompagnato
dall’amore di Dio. Anche ciò che noi non comprendiamo, anche le sciagure dell’umanità,
anche gli enigmi della storia… anche una pandemia come quella che stiamo
vivendo.
Il Risorto appare come il Signore della storia. È lui che guida gli eventi
e ci porta verso la meta. Siamo nelle sue mani, in mani sicure: “Cristo ieri e
oggi, principio e fine, Alfa e Omega. A lui appartengono il tempo e i secoli...”.
Dietro queste parole solenni c’è la certezza della sua presenza amorosa e
provvidente.
Anche questo 2020 è posto sotto la sua signoria regale.
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