Sulla
prima pagina del Corriere della Sera noto l’annuncio che al settimanale del
giornale è allegata la bandiera tricolore. Il mio piccolo battito di orgoglio
patrio viene subito represso quando leggo bene l’annuncio: troverò il tricolore
nel “magazine”. Perché “magazine”, proprio per allegare la bandiera italiana?
Non sarebbe più appropriato che distribuisse la bandiera inglese o americana?
Mi
viene in mente quando salgo sul treno Italo (quando salivo… ormai!). Subito viene
annuncia, in italiano, che per qualsiasi evenienza sarà bene contattare il “train
magager”. Perché lo chiamano Italo e non Anglo? Abbiamo perso per sempre il
capo treno, che dava tanta sicurezza…
Ricordo
che a un aeroporto, nell’annuncio diramato in italiano per altoparlante, l’Alitalia
aveva usato una terribile parola ricalcata sull’inglese. L’ho fatto notare al banco
della Compagnia. La signora si è un po’ risentita difendendo il termine. Poi mi
ha fatto gli occhi dolci e con un sorriso di commiserazione mi ha detto: “Lei è
un professore, vero?”. “Sì, sono un povero vecchio professore”.
Scusate.
Anzi: Sorry.
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