sabato 21 dicembre 2019

Novena di Natale: il silenzio di Giuseppe



Il quadro alla porta della mia stanza
«Mentre stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore» (Mt 1, 18-24).

In questa quarta domenica di Avvento il tema nella Novena di Natale è già assegnato: il Vangelo ci parla di Giuseppe, uno dei tre personaggi principali del presepe, assieme a Maria e a Gesù.

Il presepe della mia stanza è tutto riassunto in questi tre personaggi: è una bella statuina di legno di artigianato locale che anni fa mi hanno regalato in Madagascar.
Non si sa bene chi dei tre sia il protagonista principale: Gesù che sembra sparire nelle braccia della madre, Maria che è tutta protesa nello stringere a sé il bambino, Giuseppe che domina la scena silenzioso e un po’ discosto.

Ma se tu dicessi almeno una parola! Gesù parla e parla, si sa, è il Verbo di Dio, la Parola! Maria prende la parola soltanto sei volte nel Vangelo, ma che parole! E quando si lascia andare canta addirittura un grande inno come il Magnificat. Ma tu una parola… nemmeno a cavartela con le tenaglie.
Però pensare pensi, altroché: “pensò” dice il Vangelo, e poi aggiunge “mentre stava considerando queste cose” (letteralmente : ”aveva queste cose nell'animo”). Certo che avevi nell’animo un bel peso. Non ne hai fatto parola con nessuno. Eppure qualcuno ti ha ascoltato, se viene l’angelo e ti dice: “Non temere”. Avevi paura, vero? Come tirarsi fuori da una situazione così seria e complicata e misteriosa?
Eppure ce l’hai fatta. Con la pazienza, la preghiera, il silenzio. Dio ascolta e interviene. Tutto si aggiusta per l’uomo giusto!

Non parli, ma le cose le vivi con intensità, sei uno che fa, un uomo d’azione. Non soltanto perché sei un lavoratore: mani callose e muscoli. Ti dicono di andare? Vai. Ti dicono di stare? Stai. Concreto. Nazareth, Betlemme, Gerusalemme, profugo in Egitto, di nuovo Nazareth. Con due tipi accanto che hanno davvero qualcosa di eccezionale. Ma a te non danno soggezione, non nutri neppure inutili sensi di inferiorità. Sei tranquillamente te stesso, con la tua personalità forte, sereno, buono, un artigiano senza pretese, dedito alla famiglia.
Nel mio presepe te ne stai in piedi, custode dei due inermi davanti a te, proteggendoli nella loro intimità.
Ti penso anche dietro di me…


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