L'icona della Madre di Dio nella mia stanza |
«Io
sono un foglio bianco, dove lo scrittore può scrivere ciò che vuole. Faccia di
me ciò che vuole il Signore dell’universo».
Così
fa dire Origine a Maria, in uno dei testi più belli che ho citato mille volte
nei miei scritti e che non mi stanco mai di rileggere.
I
paradossi, le antitesi di Maria: vergine e madre, umile ed esaltata, serva e regina.
Si
presenta davanti a noi, all’inizio dell’anno, come la Madre di Dio, il titolo
che più d’ogni altro dice la sua grandezza e l’ha resa altissima.
Questa
sua eccelsa dignità non l’allontana da noi, anzi, ce la rende vicinissima,
della stessa vicinanza di Dio, più intimo a noi di noi stessi. Se Dio è
ovunque, con la sua potenza e la sua grazia, lì c’è anche Maria, la Madre sua.
Madre
di Dio è Madre di misericordia, tutta piegata verso di noi, capace di giungere dove
giunge la misericordia di Dio che in Gesù è penetrata nel più profondo della
nostra miseria: Madre di Dio e madre nostra, rifugio dei peccatori.
Il
suo segreto di tanta pienezza d’essere sta nel suo non essere: un foglio
bianco. E perché tale Dio ha potuto scrivere le sue meraviglie.
È l’augurio
per il nuovo anno: un foglio bianco, la disponibilità piena, la fiducia senza
limiti in Dio, pronti ad accogliere tutto quello che egli ci manderà, gioie e
dolori, sicuri che tutto è dono, tutto viene dalla sua bontà, tutto è per il
nostro bene.
Se
così, non potrà che essere un anno meraviglioso, pieno di sorprese e di opere
buone.
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