«"Vai avanti seguendo sempre
l'insegnamento di Chiara". Questa la consegna che mi ha affidato
Ajahrn Thong in risposta alla mia richiesta della sua benedizione. Mi ero
inginocchiato davanti a lui. Non avevo avuto il tempo di salutarlo che subito
mi ha detto: "Tu hai vissuto con Chiara, vero!?". Gli ho parlato
dell'amore che Chiara aveva per lui e che ci ha insegnato ad avere verso tutti,
al di là di ogni distinzione e di come siamo già uno. È una figura
straordinaria».
Così scrivevo il 3 febbraio 2010 mentre mi
trovavo nel centro buddista di meditazioni a Chomthong, un'ora di macchina da
Chiang Mai, in Thailandia. Ajahrn Thong era l’abate del monastero.
Ci eravamo incontrati anni prima a
Castelgandolfo in un altro incontro di dialogo interreligioso. Al termine di
quell’incontro prese in mano un crocifisso, ce lo mostrò e ci chiese: “Sapete
cos’è questo? È il Superamore!”.
Ajahrn Thong è morto in questi
giorni, a 97 anni d’età, sereno, senza soffrire… avvolto certamente dal
Superamore.
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