Il presepe della nostra cappella |
A
proposito di “Non c’era posto per loro”…
In
questi giorni ho sentito la storia di una maestra degli Stati Uniti che ha
preparato il presepe vivente.
Ogni
bambino della sua classe doveva essere coinvolto… anche quello, diciamo, un po’
meno dotato.
A quest’ultimo
la maestra ha trovato una parte facile: doveva stare seduto a un lato del palco
con una porta davanti a lui. Quando sarebbero venuti Giuseppe e Maria a bussare
doveva dire: “Qui non c’è posto per voi”. Facile.
Finalmente
la recita. Arrivano Giuseppe e Maria, bussano alla porta, e il bambino dice: “Qui
non c’è posto per voi”. Poi però. vedendo che i due se ne vanno via tristi, si
alza in piedi e grida: “Però potete venire a casa mia!”.
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