lunedì 30 dicembre 2019

Non c’era posto per loro… ma



Il presepe della nostra cappella
A proposito di “Non c’era posto per loro”…

In questi giorni ho sentito la storia di una maestra degli Stati Uniti che ha preparato il presepe vivente.
Ogni bambino della sua classe doveva essere coinvolto… anche quello, diciamo, un po’ meno dotato.
A quest’ultimo la maestra ha trovato una parte facile: doveva stare seduto a un lato del palco con una porta davanti a lui. Quando sarebbero venuti Giuseppe e Maria a bussare doveva dire: “Qui non c’è posto per voi”. Facile.
Finalmente la recita. Arrivano Giuseppe e Maria, bussano alla porta, e il bambino dice: “Qui non c’è posto per voi”. Poi però. vedendo che i due se ne vanno via tristi, si alza in piedi e grida: “Però potete venire a casa mia!”.


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