Ho
iniziato il corso al Claretianum sulla Regola e le regole.
È stata
l’occasione per riprendere alcuni passaggi della lettera di Girolamo alla
giovane Eustochio, tra cui l’invito a leggere fino a quando il sonno non la
farà cadere sul libro. Sembra di vederla la poveretta che s’addormenta sulle pagine aperte:
“Leggi
molto spesso e impara il più possibile. Il sonno ti sorprenda con in mano un
libro e una pagina santa accolga il tuo volto quando cade”.
Ancora
più bello il passaggio sul dialogo a partire dalle Sacre Scritture:
“Ti
custodisca sempre il segreto della tua camera, e là dentro lo Sposo si
intrattenga sempre con te. Quando preghi, parli allo Sposo. Quando leggi, è lui
che parla a te”.
Oggi mi sono reso conto che queste stesse parole le ha dette sant’Agostino rivolgendosi alla
sua gente:
“La
tua preghiera è una parola rivolta a Dio: quando leggi, è Dio che ti parla;
quando preghi, sei te a parlare a lui”.
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