Non solo mosaici. All’entrata principale
della casa abbiamo due vetrate disegnate e realizzate da p. Jan Tillemans, un
Oblato olandese. Queste due vetrate furono come la prova generale per poi
andare a Notre Dame de la Madeleine, in Canada, a realizzare le 350 vetrate del
santuario.
Entrando a sinistra c’è la Madonna
della deposizione, a destra la “Madonna del sorriso”, quella che, secondo la tradizione,
avrebbe sorriso a sant’Eugenio il 15 agosto 1822.
Sant’Eugenio è ritratto da vescovo,
anziano, prostrato ai piedi di Maria.
Due angeli, in alto, sostengono un
carteggio con scritta una frase della Regola: “L’avranno sempre per madre”.
Sono invece quattro che ne sorreggono un altro, in basso, con lo stemma e il
motto della Congregazione: “Mi ha mandato ad annunciare il Vangelo ai poveri”.
«Non vi sembra un segno di
predestinazione portare il nome di Oblati di Maria, cioè consacrati a Dio sotto
la protezione di Maria, di cui la Congregazione porta il nome, come il nome di
famiglia che ha in comune con la Santissima e Immacolata Madre di Dio?» (Sant’Eugenio)
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