La
domenica pomeriggio mi ha regalato una bellezza nascosta, che mi si è parata
davanti all’improvviso: San Martino al Cimino, uno dei tanti tesori d’Italia.
Vi sono
capitato per caso, girovagando attorno al lago di Vico.
Mai avrei
immaginato un simile borgo in mezzo ai boschi dei monti Cimini. Un borgo? Papa
Innocenzo X nel 1653 disse: “Non oppidum sed urbem, non urbem sed orbem”.
Disegnato dal Borromini in forma ellittica il paese – la città, un mondo
intero! – raccoglie nel suo seno l’abbazia cistercense e il palazzo della
principessa Olimpia Pamphilj.
Pari alla
bellezza di questi capolavori, l’amore dei volontari che fanno da guida.
Quante
cose belle sapevano fare i nostri antichi, e quanta cura nel valorizzarle anche
oggi, seppure rimangano d’una bellezza nascosta e quasi ignorata.
In una
società sempre più volgare, arrabbiata e irosa fa bene immergersi in questa
pace e lasciarci avvolgere da un’armonia che rispecchia almeno uno sprazzo di
quella del Cielo.
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