Alla
porta d'ingresso, in Via Aurelia 290, c'è un mosaico raffigurante la Madonna
del Buon Consiglio. La stessa immagine la ritroviamo all’interno della casa,
proprio all’ingresso, e infine nella cappellina a sinistra della grande
cappella, su quell'altare dei voti che gli Oblati si sono portati con sé da
Aix-en-Provence e che segna gli inizi della loro storia.
È
una riproduzione dell'immagine situata a Genazzano, vicino a Roma, nel famoso
santuario a lei dedicato.
Fu Leone
XIII, nel 1903, ad aggiungere alle litanie di Loreto l'invocazione "Madre
del buon consiglio".
Con
questo titolo Maria è stata scelta come patrona della nostra casa, ed è comprensibile,
è la casa del Consiglio Generale, che ha proprio bisogno di essere ispirato nel
prendere orientamenti e decisioni.
Maria
può ripetere le parole della Sapienza: "A me appartiene il consiglio e la
saggezza, la mia e la prudenza, la mia fortezza" (Proverbi 8, 14) e invita anche noi a fare tutto ciò che Gesù ci
dice di fare (cfr Giovanni 2, 1-11).
In
casa abbiamo una ventina di statue, quadri, mosaici, vetri istoriati
riproducenti la Madre di Dio; ogni giorno ci ricordano che siamo Oblati “di
Maria Immacolata”.
In
questa novena dell’Immacolata andrò a incontrarla in almeno alcuni dei luoghi
di casa dove è stata collocata.
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