Alla chiesa di san
Nicola ai Prefetti ieri, 14 novembre, abbiamo celebrato l’anniversario della
partenza per il cielo di padre Gaetano Liuzzo.
Nessuna rivendicazione, desiderio di
ricompensa, né pretese o attese di trattamenti speciali.
Enrica Di Cianno, che gli è stata
vicina per tanti anni, ricorda che ripeteva molto spesso: “Servi inutili siamo e
restiamo”.
Quando c’era
qualcosa che gli bruciava dentro, come un fallimento visibile solo ai suoi
occhi o una troppo amara delusione, dal suo soliloquio con Dio si lasciava
sfuggire un bisbiglio appena percettibile: «Oh!...
Boh boh boh!... Servi inutili siamo!».
Ma, in
Dio, l’apparente inutilità del servo
trova il suo posto alla mensa della beatitudine eterna: “Vieni servo buono e fedele, ricevi…”.
La
conclusione di Enrica:
«Il Padre durante la sua vita sulla
terra è stato innanzitutto e soprattutto un “servo
di Dio” inopinabilmente; ed è stato anche un autentico servo per la
Congregazione OMI, per la Chiesa missionaria, per le sue figlie-Comi.
Ci sarebbe forse qualcosa di male, se,
facendo anche tutta la nostra parte, il Signore volendolo, venisse un giorno
dichiarato dalla Chiesa “Servo di Dio”?».
GRAZIE!!!
RispondiEliminaGRAZIE P.FABIO!!!
RispondiEliminaROSALBA
GRAZIE P.FABIO!!!
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