mercoledì 17 settembre 2014

Ettore Andrich: la leggenda continua

Mi scrive una "follower":
Sì, è proprio vero quello che dici!
Persone così restano per sempre vive!
La sera del 12 settembre, insieme alle lacrime che scendevano a fiumi, per l'immensa gratitudine per il dono che p. Ettore è stato nella mia vita, in questi anni trascorsi a Firenze, sono sgorgate delle parole dal cuore, che ho sentito di dover scrivere subito! la una melodia ha continuato a rimanermi in testa: un dono, perché non so scrivere né leggere musica, né suonare!
All'inizio mi pareva di dirle a lui, ma poi mi sembrava che p. Ettore parlasse con Gesù! E Gesù con lui!

Parlo con te e canto
Canto con te, col sorriso e nel pianto!
Vivo con te e tu in me!
La Vita riaccendi, mentre tu ti spegni.
 
Non si fermerà questa volontà
di incendiare il cuore dell'umanità!

E' l'Amore che tu riversi in me:
io l'accolgo e già accolgo te!

Niente mai potrà più dividerci:
unica realtà, nuova Umanità!

Penso che p. Ettore me le ha suggerite, come a dire " Vivo! "

Mi scrive anche Renzo Andrich e mi manda due miei schizzi degli anni Settanta (due tabià, i fienili caratteristici), che mi riportano nella Vallada tanto amata da Ettore, da me, da tanti.

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