Mi scrive una "follower":
Sì, è proprio vero quello che dici!
Persone
così restano per sempre vive!
La sera
del 12 settembre, insieme alle lacrime che scendevano a fiumi, per l'immensa
gratitudine per il dono che p. Ettore è stato nella mia vita, in questi anni
trascorsi a Firenze, sono sgorgate delle parole dal cuore, che ho sentito di
dover scrivere subito! la una melodia ha continuato a rimanermi in testa: un
dono, perché non so scrivere né leggere musica, né suonare!
All'inizio
mi pareva di dirle a lui, ma poi mi sembrava che p. Ettore parlasse con Gesù! E
Gesù con lui!
Parlo con te e canto
Canto con te, col sorriso e
nel pianto!
Vivo con te e tu in me!
La Vita riaccendi, mentre tu
ti spegni.
Non si fermerà questa volontà
di incendiare il cuore
dell'umanità!
E' l'Amore che tu riversi in
me:
io l'accolgo e già accolgo te!
Niente mai potrà più dividerci:
unica realtà, nuova Umanità!
Penso che
p. Ettore me le ha suggerite, come a dire " Vivo! "
Mi scrive anche Renzo Andrich e mi manda due miei
schizzi degli anni Settanta (due tabià, i fienili caratteristici), che mi riportano nella Vallada tanto amata da
Ettore, da me, da tanti.
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