Quante cose belle sa fare Marta.
Proprio una gran signora: fa gli onori di casa, cucina, prepara la tavola...
Pratica l’ospitalità in grande stile, come si conviene in Oriente e a un ospite
di riguardo, unico, come è Gesù. Fa tante cose per lui, al punto che si lascia prendere
da esse piuttosto che da lui. Si preoccupa delle troppe cose da fare per lui e
non si preoccupa di lui. Come i pagani, aveva spiegato, che si assillano del
mangiare, del vestire e si dimenticano che hanno un Padre nei cieli che si
prende cura di loro.
Come è facile anche per noi impegnarci
a parlare di Gesù, a lavorare per lui, a dedicarci alle tante opere buone, da
non aver poi il tempo di stare con lui, di parlare con lui, soprattutto di
ascoltarlo. Lavoriamo per l’ospite e lo lasciamo solo. Ci si disperde nelle
tante cose che dobbiamo fare per lui e ci dimentichiamo di lui.
Maria invece non lo dimentica. A una
donna non era consentito farsi discepola di un rabbi e
neppure di stare con gli uomini, nella stanza loro riservata. Ma con Gesù ogni
convenzione sociale è superata. La ricerca di lui, l’amore per lui, il
desiderio di lui le fa bruciare ogni ostacolo. Si è messa nella posizione
giusta, ai suoi piedi, intenta ad ascoltarlo, modello perfetto del discepolo che
pende dalla bocca del maestro e vive per il maestro.
Marta presa dalle molte cose, Maria
presa da una sola: da Gesù. È quest’ultima a praticare la vera ospitalità, lei
che lo accoglie come vuole essere accolto. Per lui è più importante dare che
ricevere. Cerca persone aperte, disponibili, pronte a farsi suoi discepoli, che
sappiano accogliere le sue parole, che sappiano stare con lui, gratuitamente.
«Di una cosa sola c’è bisogno». Già,
per che cosa mi sto tanto da fare? Faccio la cosa giusta? È sempre al primo
posto, sempre davanti a me? Do spazio alla sua parola perché mi penetri, mi
inabiti e sia essa a operare in me?
Meglio fare di meno e stare un po’ più
con Gesù, assimilare la sua parola, dargli il tempo perché possa accoglierlo,
ascoltarlo, fargli posto. A lui come a ogni altra persona.
Si può anche fare tanto, ma senza
distrazioni, avendolo costantemente presente, accanto, lavorando non soltanto
per lui, ma soprattutto con lui.
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