Le piante assorbono l’acqua, l’aria, la luce e i sali di cui
hanno bisogno. Non di più. Il resto lo lasciano alla terra e al cielo, perché
altri possano vivere. Noi no. Nel 2020 ho gettato nel cassonetto davanti casa 1
chilo e 200 grammi di spazzatura, ogni giorno, per tutti i giorni dell’anno.
Quest’anno forse di più. E ciò vale per ogni altro italiano, stando alle
statistiche. Se 1 chilo e 200 grammi è soltanto quanto scartiamo, quanto consumiamo
al giorno? Uno dei passatempi più appaganti e ricercati è lo shopping. La
maggior parte delle volte per il semplice piacere di comprare, anche cose non
necessarie e neppure utili. Accumuliamo, ci ingolfiamo, siamo sovrappeso, super
accessoriati. Tanto da dover buttar via 1 chilo e 200 grammi di roba ogni
giorno. Perché ogni anno io consumo 11000 kw/h di elettricità e un abitante del
Mali 153? Perché io 1204 metri cubi di gas maturale e un senegalese 4?
E se potessimo quantificare i consumi della mente e del
cuore? Le statistiche non ce lo dicono ma forse gli scarti farebbero straripare
i cassonetti. Quanta esagerazione nell’uso dei social che ingozzano con
immagini e slogan superficiali. Che collezione di rapporti sbagliati fatti solo
per colmare i vuoti. Riempiono l’anima e la paralizzano.
“Nudo uscii dal grembo di mia madre, e nudo vi ritornerò”.
Che senso di liberazione in queste parole di Giobbe! Sono un invito alla
leggerezza. Come quando si organizza un viaggio in montagna: occorre
selezionare, scegliere, con intelligenza. L’essenziale e avanti, su per i
sentieri, verso l’alto. È soprattutto questione di cuore: cercare e amare ciò
che veramente vale, che rimane, senza doverlo poi gettare nella spazzatura. Per
vivere meglio e lasciar agli altri la possibilità di vivere.
Grazie Padre Fabio, per questo pensiero su "L'essenziale" che ho tradotto in inglese e messo sul mio FB.
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