Era dispiaciuto nel
vedere che i laici nella Chiesa avevano un posto un po’ marginale, di secondo
piano, e c’erano tante distinzioni, quando non divisioni, tra clero, religiosi,
religiose, laici…
Avrebbe voluto aver
vissuto ai tempi di santa Caterina da Siena ed essere uno di quelli che allora
facevano parte della “allegra brigata”, cioè gli uomini e le donne d’ogni
condizione – politici, mercanti, operai – che nel 1300 seguivano la santa.
Cercava un’altra santa Caterina, di oggi.
Quando nel 1948 Chiara Lubich
andò a trovarlo in Parlamento e gli parlò del suo Ideale, Giordani capì di
avere trovato quello che cercava, la santa Caterina di oggi.
Ho iniziato così la mia conversazione rivolta a circa 150
giovani collegati dalle più varie parti del mondo, con ben otto traduzioni. Una
scuola speciale quella che si è tenuta quest’anno per i gen e i loro responsabili.
Un nutrito gruppo di giovani tecnici a Rocca di Papa si sono attivati organizzando
incontri, laboratori, punti d’incontro a distanza, tutto via telematica per rispondere alle sfide della
pandemia. Mi sono trovato in mezzo a questo mondo tecnologico reso familiare
dall’accoglienza calorosa che mi è stata riservata.
In diretta sono giunti echi straordinariamente belli in
una interazione che esprimeva l’unità profonda che si era creata.
Quello che avvenne in quel lontano 1949, in un paesino delle Dolomiti, tra poche persone, oggi si è moltiplicato in tutti i continenti. Abbiamo vissuto la medesima realtà, con la stessa fede e passione.
Quello che avvenne in quel lontano 1949, in un paesino delle Dolomiti, tra poche persone, oggi si è moltiplicato in tutti i continenti. Abbiamo vissuto la medesima realtà, con la stessa fede e passione.
Gen. Una generazione nuova, viva oggi più che mai, che fa
sperare.
Grazie di questa bella comunione!
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