domenica 23 agosto 2020

Con i giovani religiosi



“Cittadella Cielo”. Non poteva esserci nome più appropriato per questo angolo di paradiso calato tra le montagne bellunesi. Le antiche terme “Vena d’oro”, attorniate da prati, boschi, cascatelle e laghetti, ospitano oggi uno dei centri di “Nuovi Orizzonti” di Chiara Armirante. La gioia e il sorriso sono il biglietto da visita dei membri di questa comunità che ha aperto le porte di casa alla scuola annuale dei giovani religiosi e religiose.
L’incontro si è tenuto nonostante la pandemia, anche se con un numero molto ridotto, appena una quindicina, provenienti da Cina Myanmar, Italia, Kenya e Brasile.


A me la gioia di guidare l’ultimo giorno con le conversazioni sui carismi e l’unità. Ho letto, fra l’altro, una pagina di Chiara Lubich nella quale immagina i due patroni d’Italia, Francesco e Caterina, che in cielo si mettono d’accordo per offrire il loro contributo per la salvezza del nostro Paese.
I carismi hanno sempre contribuito in modo determinante alla costruzione della società. Perché allora non dovremmo anche noi oggi, quaggiù in terra, in quanto espressione dei vari carismi, lavorare insieme per il bene della società, come fanno i nostri santi in cielo? Lassù sono certamente concordi e uniti per la salvezza dell’Italia e del mondo; dunque, “come in cielo così in terra”.
Mi pare che questi giovani siano seriamente decisi a vivere la comunione più sincera tra di loro. È l’indispensabile punto di partenza perché Gesù vivo tra di loro faccia splendere di luce sempre nuova i carismi di cui sono partecipi e li renda operante nella Chiesa di oggi.

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