Quest’anno
santa Maria Maddalena ha ricevuto da papa Francesco una promozione! La sua “memoria”
liturgica è stata elevata a ruolo di “festa”. Il Papa ha motivato questo cambiamento
«per significare la rilevanza di questa donna
che mostrò un grande amore a Cristo e fu da Cristo tanto amata».
Se lo
meritava. È la santa più belle di tutte.
Più bella
perché l’arte non si è risparmiata nel ritrarla.
Ma soprattutto
più belle perché è quella che più ha amato, con un amore appassionato e perseverante.
Non si è data pace fin quanto non ha ritrovato l’amato perduto.
Non le è mancato il contraccambio. Sentirsi chiamare
per nome: “Maria”! Gesù la conosce per nome, mostrando un amore tutto personale.
Il bello è che ama anche ognuno di noi personalmente, perché
ci conosce per nome! Lo ricordava mesi fa papa Francesco:
«Com’è bello pensare che la prima apparizione del
Risorto – secondo i vangeli – sia avvenuta in un modo così personale! Che c’è
qualcuno che ci conosce, che vede la nostra sofferenza e delusione, e che si
commuove per noi, e ci chiama per nome. È una legge che troviamo scolpita in
molte pagine del vangelo. Intorno a Gesù ci sono tante persone che cercano Dio;
ma la realtà più prodigiosa è che, molto prima, c’è anzitutto Dio che si
preoccupa per la nostra vita, che la vuole risollevare, e per fare questo ci chiama
per nome, riconoscendo il volto personale di ciascuno. Ogni uomo è una storia
di amore che Dio scrive su questa terra. Ognuno di noi è una storia di amore di
Dio. Ognuno di noi Dio chiama con il proprio nome: ci conosce per nome, ci
guarda, ci aspetta, ci perdona, ha pazienza con noi. È vero o non è vero?
Ognuno di noi fa questa esperienza» (17 maggio 2017).
Dopo un’esperienza così Maria di Magdala poteva dire
con verità: “Ho visto il Signore!”. Il suo annuncio è una testimonianza,
racconta ciò che ha vissuto.
È ancora papa Francesco a concludere: «Il
Signore ci dia la grazia, a tutti noi, di poter dire con la nostra vita: “Ho
visto il Signore”, non perché mi è apparso, ma perché “l’ho visto dentro al
cuore”».
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