A loro si
devono anche le chiese ipogee disseminate in tutta la regione. Era più facile scavare
nel tufo piuttosto che costruire. Fra l’altro si erano perdute le tecniche dell’edilizia.
Costruire un’abside era un’impresa ingegneristica troppo ardua per i tempi.
Tra le
altre ho potuto visitare le chiese ipogee di Ortelle e di Vaste. Valeva la pena
perseguire con tenacia l’accesso.
Luoghi
che domanderebbe di essere ripristinati come ambienti di preghiera.
Davanti
agli affreschi della chiesa di santa Maria degli angeli, staccati dalla chiesa
originale e collocati in un nuovo ambiente a Poggiardo – ignoto ai più – non ho
potuto resistere, e proprio davanti alla Madonna degli angeli ho recitato l’Ave Maria: è stata dipinta per essere pregata.
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