Le due parole
che orientano la settimana di ritiro che sto guidando sono cristocentrismo e cristificazione,
fondamentali nella spiritualità di padre Gaetano Liuzzo.
Il cristocentrismo
ci porta a guardare a Cristo e alla sua vocazione.
La
cristificazione ci porta a seguirlo e a identificarci a lui.
Egli è
una cosa sola con il Padre, tutto proteso verso il Padre.
Di
conseguenza anche la nostra sequela ci porta dove sfocia la sua: nel seno del
Padre.
Eccoci interamente
rivolti verso il Padre…
Nessuno
può dire: “Gesù è il Signore”, se non sotto l’azione dello Spirito (1 Cor 12, 3). Non vi può essere
cristificazione senza l’azione dello Spirito Santo, così come nessuno può
chiamare Dio Padre, “Abbà”: «Che voi
siete figli ne è prova il fatto che Dio ha mandato nei nostri cuori lo Spirito
del suo Figlio che grida: Abbà, Padre!» (Gal
4, 7; Rm 8, 16).
Come non si può isolare il Figlio dal
Padre, ugualmente non lo si può isolare dallo Spirito.
Gesù vive nell’orizzonte trinitario. Noi
come lui: una vita tutta nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
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