«Voi tutti che passate per
la via, considerate e osservate se c’è un dolore simile al mio dolore, al
dolore che ora mi tormenta...» (Lam 1, 12).
Vincent L’Hénoret. Un catechista scrisse alla sua madre: «Vostro figlio,
quando è arrivato da noi, ha trovato difficoltà: era lontano dall’agiatezza. Ci
ha insegnato molte cose, ci ha aiutati a conosce il Signore, ci ha fatto
osservare le virtù: era sempre presente per guarirci. Ci ha fatto sfuggire i
peccati e dato la grazia di Dio… Ci aiutava a cercare il cibo e ha fatto in
modo che molti siano istruiti…».
«Accetteranno con fede, per amore del Signore crocifisso, le sofferenze personali, le prove delle fatiche apostoliche...» (C 34).
«Ma io sono verme, non uomo,
infamia degli uomini, rifiuto del mio popolo. Mi scherniscono quelli che mi
vedono...» (Sal 21, 7-8).
Michel Coquelet fu arrestato insieme al capo del villaggio cristiano e
al suo segretario.
Un testimone racconta: «Quando
ero piccolo, il padre veniva a celebrare la messa e alloggiava nella mia
famiglia. Non c’erano strade per venire al villaggio, veniva con il suo
cavallo. Parlava kmhmù, la nostra lingua. Dopo la Messa ci dava delle
caramelle. Un giorno, avevo circa cinque anni, ero stato morso al piede dagli
insetti e non potevo camminare. Mi ha donato una delle sue scarpe che ho
conservato. Lui è ripartito a piedi nudi».
«...gli Oblati abbandonano
tutto per seguire Gesù» (C 2).
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