venerdì 28 aprile 2017

Mario Borzaga: Ogni giorno il suo atto di eroismo puro



29-30 aprile 2017: Trento è in festa per celebrare la beatificazione di padre Mario Borzaga e gli altri 14 martiri del Laos.
Per l’occasione ho scelto alcuni brani delle lettere indirizzare alla sorella Lucia, di poco più giovane di lui: due ventenni che si aiutano a seguire Gesù. Eccone una brevissima sintesi.

1953
La nostra vita sarà breve, e dovremo in poco tempo fare moltissimo bene per noi e per gli altri, sacrificandoci per Gesù come egli si è sacrificato per noi, il premio poi verrà abbondante in Paradiso.

Luglio 1955
La vita si vive una volta sola, vale la pena viverla con un inte­gralismo, con un energico assolutismo che elimina ogni cosa che sa di vano, di fugace, di transitorio… Coraggio, cara Lucia; ogni giorno passa trascinandosi con sé mille occasioni buone per ascendere in alto, ogni giorno ar­reca con sé nuovi insospettati tesori, ogni giorno vuole il suo atto di eroismo oscuro: non lasciarti sfuggire nulla… bada all’essenziale di ogni cosa e di ogni avvenimento: il re­sto già te ne accorgi è un fragoroso torrente di nulla…

San Giorgio Canavese, 13 gennaio 1956
Immaginati di dover scrivere il romanzo della tua vita, come meglio ti piace. con tutti gli avve­nimenti più lieti e più consolanti di tuo gusto, e che come l’hai scritto così in realtà ti dovesse poi accadere; credi tu di aver scritto un romanzo migliore di quello che Gesù ha già scritto e preparato per te? No di certo!


San Giorgio Canavese, 2 luglio 1956
Ricordati del valore enorme che può avere la tua vita e con quale facilità e indifferenza si possa sciupare di giorno in giorno. Il bene che non s’è fatto oggi, non si rifà più.

San Giorgio Canavese, 18 maggio 1957
In quanto poi al metodo per diventare santi bisogna anzitutto volerlo: poi bisogna amare, amare con la A maiuscola Gesù e i propri fratelli che sono le sue membra indistintamente: per dimostrare il proprio amore a Gesù bisogna fare momento per momento tutto il giorno la sua volontà: non manca la forza e la grazia nella preghiera, nella preghiera a Maria, nella Comunione…

Paksane, 2 aprile 1958
Io ti consiglio di fare così: devi vivere ogni giorno momento per momento nell’amore e nella volontà di Dio; accetta tutto quello che ti capita, che ti dispiace, che ti urta, come un dono speciale del suo Amore per te… Io ti avverto, fin d’ora, puoi andare dove vuoi, entrare in qualsiasi Ordine o Congregazione, in qualsiasi Istituto secolare o altro, ma la vita e la formazione è come uno se la vuol fare, la santità è un fatto personale… Niente storie, ansie, incubi, pensieri,

Paksane, 18 giugno 1958
Quello che più sta a cuore è che non ti metta in ecces­sive preoccupazioni. Nella vigna del Signore c’è posto per tutti con qualsiasi carattere e con qualsiasi bagaglio di doti e di di­fetti. Perché il fine dell’uomo e in modo particolare di qualsiasi vita religiosa è di amare e servire Dio in unione alla sua divina Volontà.

Kiucatian, 28 dicembre 1958
Qui il missionario non è uno che si chia­ma Tizio, Caio, Sempronio, ma è una persona, un oggetto do­nato totalmente alla Chiesa, la sua giornata non gli appartiene, il suo tempo le sue cose non sono sue, ma sono della Chiesa ossia di chi dirige la missione; ciò domanda un distacco com­pleto da tutto, una abnegazione disinvolta e serena, uno spirito soprannaturale come quello dei Santi. E non credere che questo sia dell’eroismo né una cosa difficile a farsi, è invece una cosa del tutto normale, non può essere che così. E per realizzare tutto questo basta solo un minimo di buona volontà. Te lo posso assicurare io che lo ho esperimentato e lo esperimento tutt’ora.

Luang Prabang, 17 agosto 1959
In mezzo a tutte le faccende della tua giornata esamina bene la tua vo­cazione. Chiedi al Signore che cosa vuole soprattutto da te, co­mincia fin d’ora a formarti una mentalità di apostola, di Missio­naria della Chiesa del Cristo, non accontentarti delle mezze mi­sure, o tutto o nulla, sta ben attenta dì non formarti una men­talità mezza borghese, un sistema di vita spirituale facile e me­diocre.

Luang Prabang, 3 novembre 1959
Non aver paura, di difficoltà ne incon­trerai ancora e parecchie, talvolta grandi, quasi insormontabili. Non avere paura, il Signore ti aiuterà sempre in ogni momento anche se per provare la tua fede e il tuo amore permetterà che la sua voce non sia sentita e che il suo amore appaia tanto lontano. Non vale la pena scoraggiarsi, ci si perde sempre. Vale la pena invece combattere, faticare, penare, creder nell’avvento del Regno di Dio completamente nelle anime degli altri e nelle anime nostre.


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