29-30 aprile 2017: Trento è in festa per celebrare la
beatificazione di padre Mario Borzaga e gli altri 14 martiri del Laos.
Per l’occasione ho scelto alcuni brani delle
lettere indirizzare alla sorella Lucia, di poco più giovane di lui: due
ventenni che si aiutano a seguire Gesù. Eccone una brevissima sintesi.
1953
La nostra
vita sarà breve, e dovremo in poco tempo fare moltissimo bene per noi e per gli
altri, sacrificandoci per Gesù come egli si è sacrificato per noi, il premio
poi verrà abbondante in Paradiso.
Luglio
1955
La vita
si vive una volta sola, vale la pena viverla con un integralismo, con un
energico assolutismo che elimina ogni cosa che sa di vano, di fugace, di
transitorio… Coraggio, cara Lucia; ogni giorno passa trascinandosi con sé mille
occasioni buone per ascendere in alto, ogni giorno arreca con sé nuovi
insospettati tesori, ogni giorno vuole il suo atto di eroismo oscuro: non
lasciarti sfuggire nulla… bada all’essenziale di ogni cosa e di ogni
avvenimento: il resto già te ne accorgi è un fragoroso torrente di nulla…
San
Giorgio Canavese, 13 gennaio 1956
Immaginati
di dover scrivere il romanzo della tua vita, come meglio ti piace. con tutti
gli avvenimenti più lieti e più consolanti di tuo gusto, e che come l’hai
scritto così in realtà ti dovesse poi accadere; credi tu di aver scritto un
romanzo migliore di quello che Gesù ha già scritto e preparato per te? No di
certo!
Ricordati
del valore enorme che può avere la tua vita e con quale facilità e indifferenza
si possa sciupare di giorno in giorno. Il
bene che non s’è fatto oggi, non si rifà più.
San
Giorgio Canavese, 18 maggio 1957
In quanto
poi al metodo per diventare santi bisogna anzitutto volerlo: poi bisogna amare,
amare con la A maiuscola Gesù e i propri fratelli che sono le sue membra
indistintamente: per dimostrare il proprio amore a Gesù bisogna fare momento
per momento tutto il giorno la sua volontà: non manca la forza e la grazia
nella preghiera, nella preghiera a Maria, nella Comunione…
Paksane, 2 aprile 1958
Io ti
consiglio di fare così: devi vivere ogni giorno momento per momento nell’amore
e nella volontà di Dio; accetta tutto quello che ti capita, che ti dispiace,
che ti urta, come un dono speciale del suo Amore per te… Io ti avverto, fin
d’ora, puoi andare dove vuoi, entrare in qualsiasi Ordine o Congregazione, in
qualsiasi Istituto secolare o altro, ma la vita e la formazione è come uno se
la vuol fare, la santità è un fatto personale… Niente storie, ansie, incubi,
pensieri,
Paksane,
18 giugno 1958
Quello
che più sta a cuore è che non ti metta in eccessive preoccupazioni. Nella
vigna del Signore c’è posto per tutti con qualsiasi carattere e con qualsiasi
bagaglio di doti e di difetti. Perché il fine dell’uomo e in modo particolare
di qualsiasi vita religiosa è di amare e servire Dio in unione alla sua divina
Volontà.
Qui il missionario non è uno che si chiama
Tizio, Caio, Sempronio, ma è una persona, un oggetto donato totalmente alla
Chiesa, la sua giornata non gli appartiene, il suo tempo le sue cose non sono
sue, ma sono della Chiesa ossia di chi dirige la missione; ciò domanda un
distacco completo da tutto, una abnegazione disinvolta e serena, uno spirito
soprannaturale come quello dei Santi. E non credere che questo sia dell’eroismo
né una cosa difficile a farsi, è invece una cosa del tutto normale, non può
essere che così. E per realizzare tutto questo basta solo un minimo di buona
volontà. Te lo posso assicurare io che lo ho esperimentato e lo
esperimento tutt’ora.
Luang
Prabang, 17 agosto 1959
In mezzo
a tutte le faccende della tua giornata esamina bene la tua vocazione. Chiedi
al Signore che cosa vuole soprattutto da te, comincia fin d’ora a formarti una mentalità di apostola, di Missionaria
della Chiesa del Cristo, non accontentarti delle mezze misure, o tutto o
nulla, sta ben attenta dì non formarti
una mentalità mezza borghese, un sistema di vita spirituale facile e mediocre.
Luang
Prabang, 3 novembre 1959
Non aver
paura, di difficoltà ne incontrerai ancora e parecchie, talvolta grandi, quasi
insormontabili. Non avere paura, il Signore ti aiuterà sempre in ogni momento
anche se per provare la tua fede e il tuo amore permetterà che la sua voce non sia
sentita e che il suo amore appaia tanto lontano. Non vale la pena scoraggiarsi,
ci si perde sempre. Vale la pena invece combattere, faticare, penare, creder
nell’avvento del Regno di Dio completamente nelle anime degli altri e nelle
anime nostre.
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