Dopo
la Risurrezione, nel Vangelo di Matteo, le donne “abbracciarono i piedi” del
Risorto (28, 9).
Nel Vangelo
di Luca Gesù invita gli Undici: “toccatemi” (24,38), lo stesso nel Vangelo di Giovanni,
quando si rivolge a Tommaso (20, 27).
Pensiamo
sempre la fede come qualcosa di cerebrale. Essa nasce invece dal toccare, oltre
che dall’ascoltare e dal vedere; effetto di un Dio che si è incarnato; e che è
voluto rimanere tra noi in elementi altrettanto materiale come il pane e il
vino i quali, ancora una volta, vanno non soltanto toccati, ma addirittura presi
e mangiati e bevuti: “prendete e mangiate, prendete e bevete…”.
Mi
piace questa fede concreta, corporea, legata al toccare.
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