venerdì 31 marzo 2017

Via Crucis con i martiri del Laos / 3


V Stazione: Gesù aiutato dal Cireneo

«Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna, e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù» (Lc 23, 26).

Jean Wauthier cadde in un’imboscata la sera del 16 dicembre 1967. Il giorno dopo, uno dei catechisti scrisse ai suoi genitori: «Padre Jean è morto perché ci amava e non ha voluto abbandonarci».
«Ho sempre aspirato alla vita missionaria, fin dall’infanzia… sono pronto ad accettare qualsiasi apostolato, nel posto dove possa più facilmente santificare gli altri e arrivare… “usque ad apicem perfectionis”».

«La croce oblata, ricevuta nel giorno della professione perpetua, ci ricorderà costantemente l’amore del Salvatore, che ci invia come suoi cooperatori» (C 63).


VI Stazione: La Veronica asciuga il volto di Gesù

«...i soldati... lo rivestirono di porpora e, dopo aver intrecciato una corona di spine, gliela misero sul capo...» (Mc 15, 16-19).

Louis Leroy fu prelevato dalla sua casa il 18 aprile 1961 da un distaccamento di guerriglieri. Chiese di poter indossare la sua veste, mise la croce, prese il breviario sotto il braccio e disse addio.
«Sono felicissimo della mia vita missionaria, dura ma splendida... Malati e feriti prendono un sacco di tempo e richiedono viaggi lunghi e faticosi. Un cristiano si è bruciato il viso, le mani e le ginocchia. Sono andato a trovarlo tre volte, ci vogliono tre ore e mazzo di cammino, in montagna… Pregate per me, così che Dio possa compiere attraverso di me tutto il bene che vuole realizzare ».

«Per essere suoi cooperatori, si impegnano a conoscerlo più intimamente, a immedesimarsi con lui, a lasciarlo vivere in loro... Si sforzano di riprodurlo nella loro vita...» (C 2).


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