Federico
Cesi, fondatore dell’Accademia dei Lincei (la più antica accademia scientifica del mondo), le diede questo nome perché gli
studiosi che ne avrebbero fatto parte avrebbero dovuto guardare le scienze “con
occhio di lince”, per andare fino in fondo... Fra i suoi membri anche Galileo.
Prima
domenica del mese, musei gratis. Così ho visitato il Palazzo Corsini, oggi sede
dell’Accademia. Le sale che accolgono gli accademici sono ricche di storia, d’opere
d’arte e di una prestigiosa biblioteca. Muoversi in quegli ambienti ricchi di
storia e di cultura ha un grande fascino. Vi sono passati Bramante, Michelangelo,
Erasmo, Cristina di Svezia…
Ho
cercato “con occhi di lince” e tra le centinaia di quadri sono riuscito finalmente
a scorgere un piccolo insignificante ritratto di sant’Andrea Corsini, vescovo
di Firenze, da dove proviene la famiglia, giunta a Roma a seguito di un altro membro
ragguardevole, divenuto papa col nome di Clemente XII.
La
galleria d’arte custodita nel palazzo è un autentico gioiello. Ci sono
capolavori, come un piccolo trittico del Beato Angelico: una miniatura
nitidissima, con colori smaglianti, ricca di deliziosi particolari. C’è anche
Rubens, Van Dick, Murillo, Caravaggio, Guido Reni… La stanza Cristiana di
Svezia è davvero degna di una regina…
La bellezza
è la nostra ricchezza.
«La
vostra arte – diceva Paolo VI agli artisti – è proprio quella di carpire dal
cielo dello spirito i suoi tesori e rivestirli di parola, di colori, di forme,
di accessibilità».
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