I religiosi di Madrid legati al
Movimento dei focolari sono stati particolarmente vicino a p. Joaquín Martínez,
visitandolo spesso e accompagnandolo fino alla fine, soprattutto Angel Camino, Daniel
de Yzaguirre, Eleuterio del Dujo, Joaquin Vicente, Jose Damiàn.
Hanno raccolto alcune delle sue ultime parole:
9 gennaio
2017:
È terribile non poter comunicare.
Possiamo fare un consenserint: Chiediamo lo Spirito Santo;
possiamo chiedere a Gesù che si faccia quello che Lui vuole»
11 gennaio:
Ho l’impressione che la
morte è lì; ma la porta rimane ancora chiusa, e stretta. Come se Dio mi
dicesse: aspetta, ancora non arriva il tuo momento. Preparati.
Vedo tutto vicino e ripeto: Quando Dio vorrà, dove Dio
vorrà, come Dio vorrà.
Continuiamo a giocare.
Ti prego di dire a tutti
che mi sento molto limitato. Sono con un piede qui e l’altro nell’aldilà. È questo
che posso dirti oggi, perché l’importante è l’unità. Mi sento unito a tutti voi
e assieme a voi con Dio. Grazie a tutti.
18 gennaio: Joaquín ha davanti fotografie che
rappresentano il fondatore, i martiri Oblati di Spagna, il dipinto di Gesù
Abbandonato e, in un angolo del tavolo, la fotografia di Chiara. Guardando la
foto dei martiri: Anche questo è un piccolo martirio.
Gesù Abbandonato: più lo conosci più ti colpisce fino a
che punto ci ama.
Come Lui vuole.
24 gennaio:
Ci sarà l’incontro dei
religiosi e a me toccherà fare unità nel silenzio. Continuate con questo
collegamento tra voi così stupendo (WhatsApp), con Gesù tra voi. È molto
importante avere Gesù in mezzo. Le notti sono terribili, troppo lunghe. Da
vivere con Gesù Abbandonato! È facile da dire, ma molto difficile da vivere.
Non sapete bene quanto è difficile vivere così. Al mattino viene un mio
fratello e mi dice: Vuoi ricevere la Comunione? Gli dico: Certo! E allora mi
sento pieno della Sua presenza. Quanto è decisivo Gesù Eucaristia! Quanto è
importante ricevere la comunione!
Tutto il resto nella
vita è secondario. È molto importante sapere che hai la croce che devi
accettarla e dirgli: Sì, ma non sempre è facile. È pura grazia; è pura grazia.
Dirgli il proprio sì, ma
senza sapere come. Soltanto sai che devi morire. Ma non sai quando. Questo sei solo
Tu a saperlo. Non sai dove, soltanto lo sai Tu. Tu sai che la morte è lì e,
dunque, occorre vivere la volontà di Dio. Ed è l’unica volontà di Dio di cui
sei sicuro: quella di morire. Il resto è secondario. Sono molto felice con voi…
25 gennaio:
Quando il Signore
ritornerà, mi aspetto che non ci trovi radunati, ma veramente uniti. Gesù in
mezzo è il migliore regalo, e nient’altro.
In questi giorni capisci
bene che non è possibile camminare da soli. Gesù vuole da noi che siamo una
cosa sola. Gesù ci vuole uniti. Ma perdiamo tante volte la strada. Non servono
a nulla i pensieri belli. I pensieri possono essere delle fantasie. Quello che
serve è la vita, vivere. Sono soltanto interessato alla persona di Gesù, Non si
tratta di essere uniti a una persona, ma, alla persona di Gesù. Te ne rendi
conto? Mi capisci? Uniti a “la” persona di Gesù. In questo momento è Gesù
l’unica cosa che m’interessa. Salutami tutti, tutti, Io mi sento unito a tutti,
a tutti.
26 gennaio:
Perché? Perché? Perché? Non
può essere!
28 gennaio:
Mi sento poca
cosa, molto poca cosa. Non aspettate nulla da me. E Dio, aspetta forse qualcosa
da me?
Sono con tutti voi.
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