Guardate gli
uccelli del cielo… Osservate come crescono i gigli del campo… Cercate invece,
anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno
date in aggiunta. (Mt 7, 24-34)
Spensierati.
Così ci vuole Gesù, come i bambini che sanno che a tutto pensano i genitori.
Impegnati nel lavoro, certamente, perché questo è un suo comando. “Chi non vuol
lavorare neppure mangi”.
È
difficile trovare lavoro, costa mantenere la famiglia. Dobbiamo fare tutta la
nostra parte...
Impegnati,
ma non preoccupati.
Se poi
abbiamo i mezzi di sostentamento per noi, non possiamo adagiarci tranquilli, dobbiamo
adoperarci per chi non ne ha. Per questo non c’è modo di arricchirsi; se
abbiamo in più è per chi non ha.
Il
cuore deve essere libero per Dio. Ha consegnato il mondo nelle nostre mani, fin
dagli inizi, non perché ce ne appropriassimo, ma per portarlo a lui. Per lui lavoriamo,
per lui viviamo, con passione e creatività, con tutte le nostre forze. Ci
immergiamo nelle realtà sociali, civili, economiche, familiari per orientare
tutto a lui, perché si compia il suo progetto d’amore su tutti e su tutto,
perché ogni realtà umana sia informata dal divino, trasformata in amore e regni
tra noi la fraternità e la
comunione. Ci vuole interamente dediti al tuo Regno.
E per
il resto? “Non preoccupatevi”. C’è chi pensa a noi, il Padre.
Se
credessimo davvero a queste parole! Se sentissimo la presenza del Padre accanto
a noi nel cammino della vita e non vivessimo più come degli orfani, soli e
abbandonati! Se davvero avessimo fiducia nella sua provvidenza che giorno per
giorno ha cura di ognuno di noi! Si ci abbandonassimo al suo amore… Non è
questo il Regno di Dio che siamo inviti a cercare? Vivere il Vangelo sarebbe la
soluzione ai problemi economici e sociali.
Perché
allora non crediamo alla sua parola?
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