Mi sono giunti brevi
messaggi scritti di valutazione dei due ritiri a Trois Rivières e a Richelieu.
Sembrano tutti molto positivi. Si vede che Dio opera. Ne riporto solo alcuni:
- L’atmosfera di pace, di raccoglimento, di distensione mi hanno
fatto bene all’anima. Sono stato riportato alla realtà interiore, avvertendo un
invito a vivere di più e meglio. Un riposo in Dio: lasciarsi lavorare
interiormente dal suo amore. Mi ha dato un nuovo slancio.
- Ho scoperto un po’ di più la persona del Fondatore. È la
prima volta che trovo la tematica così equilibrata e convincente.
- È stata una autentica preparazione al 200° anniversario della
Congregazione.
- È la prima volta che sento parlare degli Oblati in maniera
così concreta.
- È la prima volta che sento parlare così bene di Eugenio e
del suo progetto di comunità. Mi ha fatto conoscere e amare Eugenio e i suoi
scritti.
- Ci ha rivelato il cammino verso la santità attraverso
momenti precisi della vita del fondatore.
- Un ritiro molto importante nella mia vita.
- Per me si trattato di
un tema nuovo: vogliamo camminate insieme verso la santità e aiutarci gli uni gli
altri.
- Una visione davvero nuova sulla comunità e sulle esigenze
apostoliche della santificazione.
- Abbiamo visto aspetti nuovi di sant’Eugenio: il suo
desiderio di formare una comunità; una visione nuovissima della nostra santificazione
attraverso la comunità e nel nostro lavoro
missionario…
- Il tempo è passato in un soffio. Ci è stata fatta vedere la
vita oblata e il nostro ministero in un modo nuovo.
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