Guidando la liturgia
penitenziale, nella comunità di Richelieu, ho letto alcuni brani di sant’Eugenio nei quali trasmette la sua
esperienza di peccato e di grazia:
- Signore, fa risplendere su di me un raggio della tua luce così
che io possa conoscermi così come sono davanti a te. Mio Dio, più mi ricordo dei
miei peccati, mi ricordo della tua misericordia, perché tu sei il mio Dio!
- Cristo è quel Dio misericordioso venuto in mezzo a noi a
chiamare i peccatori. A loro rivolge le sue parole più tenere. Corre dietro a
loro, li serra al suo cuore, li porta sulle sue spalle.
- Nessuno scoraggiamento quando cadiamo in qualche difetto.
Riconoscerlo subito, senza darsene pena, e ricorrere a Dio per poi tornare nella
pace. Sempre così, ogni volta che cadiamo, fosse anche cento volte al giorno.
- Ho ancora davanti il mio passato. Ma tu, mio Salvatore,
dimenticalo e ricordati soltanto della tua misericordia.
Al termine della liturgia penitenziale c'è stata una esplosione di gioia incontenibile. I 60 Oblati anziani presenti nella cappella hanno impiegato una quindicina di minuti per salutarti, scambiarsi l'abbraccio di pace, darsi la mano, Uno spettacolo commovente!
Al termine della liturgia penitenziale c'è stata una esplosione di gioia incontenibile. I 60 Oblati anziani presenti nella cappella hanno impiegato una quindicina di minuti per salutarti, scambiarsi l'abbraccio di pace, darsi la mano, Uno spettacolo commovente!
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