La seconda settimana di ritiro è terminata.
Anche se dico sempre le stesse cose il risultato non è mai
scontato. Ogni volta è una nuova avventura, un nuovo dono di sé. La buona riuscita non dipende da quel che si dice, è sempre il frutto di una grazia di Dio, e se tale resta sempre un dono che non si può pretendere, ma piuttosto impetrare.
Più di cinquanta erano davanti a me, nella sala piena di
luce, con una grande vetrata che si apre sul parco dai mille colori. Una ventina, infermi,
hanno seguito dalle loro stanze attraverso la radio. Tutti molto anziani.
Proprio per questo occorreva un dono speciale.
L’hanno sentito speciale. Sembra che il ritiro sia risultato originale,
inatteso, espresso in maniera personale, semplice, diretta, al punto da toccare
profondamente, un autentico passo in avanti nel cammino spirituale – tutte cose dette da loro in assemblea. “Tra i tanti ritiri che
abbiamo fatto nella nostra vita, questo lo ricorderemo a lungo”. Perché non mi monti
la testa, mi smontano dicendo: “È evidente che sia andato così: sei italiano!” Già,
noi italiani siamo fatti così…
Gli Oblati che hanno studiato o lavorato a Roma |
Il ritiro è terminato con Maria. Non poteva mancare, visto
che il tema era la comunità. Può esserci una famiglia senza una madre? Può
esserci una comunità oblata senza Maria?
Il
nome di Maria è ormai «il nostro nome di famiglia». Nella Chiesa, a dire di
sant’Eugenio, siamo un “nuovo corpo apostolico”, costituito da Maria, scelto da
Lei, che “cammina sotto le sue insegne, sotto la sua bandiera”. Siamo “un corpo
che ha Maria per Madre e che lotta contro l’impero del demonio e per il regno
di Cristo”, “la troupe d’élite di Maria”. Lei si è scelta la sua troupe d’élite
perché ha bisogno di un pugno di uomini all’avanguardia, specializzati, “i
ministri di misericordia di Maria verso il popolo”.
Siamo
“la diletta famiglia della Santissima Vergine”, davvero “dobbiamo considerarla
sempre come Madre”. “La Vergine Immacolata, la Santa Madre di Dio, la nostra
più in particolare. È meraviglioso!”.
Sant’Eugenio
contempla Maria come “Madre della missione”, “Madre di misericordia”, “Scala di
misericordia”, “Nuova Eva”, “Corredentrice”, “Madre delle anime”, “Madre
spirituale di una moltitudine innumerevole di figli di Dio”, “1a grande nemica
dell’impero del demonio”, “Dispensatrice di grazie”…
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