Il matrimonio di un amico mi ha portato nella chiesa di santa
Maria della Vittoria. L’occasione per una passeggiata lungo la dritta via XX
settembre che da Porta Pia porta fino al Quirinale, sotto un intenso e gradito luminosissimo
sole. La storica giornata del XX settembre 1870, con l’entrata dei Bersaglieri
attraverso la braccia di porta Pia, dà il nome alla strada. Lontano, all’altro
estremo della porta, si vede l’obelisco di piazza Quirinale posto da Giulio II. Ai Bersaglieri bastava una bella passeggiata, come ho fatto io, per giungere
alla residenza del Papa Re. A differenza di me trovarono ville sparse nella
campagna. Oggi la strada è fronteggiata dagli imponenti palazzi ministeriali
costruiti a fine Ottocento. Nella bella piazza san Bernardo, a metà della via, il
grande fontanone del Mosè, la chiesa rotonda di san Bernardo, la chiesa di
santa Susanna e quella di santa Maria della Vittoria: basterebbe una piazza
così per fare una città!
La chiesa di santa Maria della Vittoria anche questa mattina
ha attratto centinaia di visitatori, che vanno difilato a fotografare l’estati
di santa Teresa d’Avila, uno dei capolavori del Bernini, per poi scappare via (Nessuno
degna di uno sguardo la scultura che le fa da pendant nella cappella opposta,
con un angelo che sveglia san Giuseppe dal sonno. Il povero Domenico Guidi
aspettò che morisse Bernini per scolpirla… aveva ragione!). Ma è tutta la
chiesa che merita di essere goduta con calma, uno dei più puri esempi di
barocco classico, ricca di stucchi, di marmi preziosi e di ori. La sua fortuna
è dovuta alla battaglia di Praga del 1620. Una battaglia sfortunata, combattuta
tra cristiani che si facevamo guerra: cattolici da una parte, protestanti dall’altra.
La vittoria dei cattolici fu attribuita ad un’immagine della Madonna, sfigurata
dai protestanti e poi portata trionfalmente a Roma, proprio in questa chiesa.
In sacrestia grandi pitture illustrano le armate schierate l’una contro l’altra.
Il dialogo ecumenico era di là da venire.
Oggi invece il dialogo ecumenico l’ho visto sotto i miei
occhi: si sono sposati un cattolico e un’ortodossa. La piccola immagine della
Madonna posta sull’altare maggiore ha cantato nuovamente vittoria, non per la
sconfitta degli eretici, ma per la loro comunione.
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