sabato 15 novembre 2014

Il seno del Padre, luogo di Dio

Il ritiro degli Oblati a Sacrofano è terminato con lo sguardo alla morte! Tutto il contrario di quanto si faceva un tempo, quando si cominciava proprio con il pensiero della morte. Esso serviva a mettere un salutare timore, a pentirsi dei propri peccati, a fare una buona confessione: soltanto allora poteva iniziare davvero il ritiro. Erano saggi, una volta.
La scelta parlare della morte alla fine è dovuta al tema del ritiro: i luoghi di Dio, ossia dove Dio ci attende al varco, dove possiamo incontrarlo. E ne abbiamo visti tanti. Ma a volte possiamo facilmente eluderli ed evitare l’incontro con Dio. Ma c’è un appuntamento a cui non ci si può assolutamente sottrarre, l’ultimo, il più importante. È proprio l’appuntamento con la morte, “dalla quale nessuno omo vivente po’ scappare”. È l’incontro decisivo che, sperando nella infinita divina misericordia, ci introdurrà nel luogo definitivo, il seno del Padre. È questo finalmente il “luogo di Dio” per eccellenza, quello verso il quale siamo incamminati.
Dovrebbe esserci sempre presente come la meta. È la meta che dà senso ad ogni viaggio. A secondo di quella che sarà la destinazione finale mi attrezzo in un modo o in un altro: quando vado nell’Africa equatoriale mi equipaggio diversamente da quando vado nel nord Canada. Inoltre se ho chiara la meta so in che direzione andare, altrimenti il mio cammino si trasforma in un girovagare senza né capo né coda.
Vale la pena pensare spesso al Paradiso, abituarci a conversare con quanti sono già là. Ci aiuta a capire il senso della vita e come viverla.


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