Dopo tanti anni sono tornato all’Università del Laterano. Ho rivisto l’aula dove per sei anni ho insegnato teologia spirituale, ma soprattutto la grande aula, ora intitolata a Paolo VI, nelle quale seguivo le appassionanti lezioni di Bonifacio Honings.
Proprio
in questa aula Carlos Andrade ieri ha difeso la sua poderosa tesi sulla Trinità
in San Tommaso, nella lettura di Ghislain Lafont, Gisbert Greshake, Hans
Urs von Balthasar. Un dibattito ad altissimo livello, come meritava l’altissima
speculazione della tesi.
A
me l’incontro con san Tommaso non ha potuto non richiamare quel “desiderio di
Dio” nel quale sono immerso in questi giorni. Egli parla del “desiderio
naturale di vedere Dio” e che questo desiderio non può essere vano, e che
quindi “ogni intelligenza creata può raggiungere Dio”. Senza il raggiungimento
di questa meta “resta nell’uomo un desiderio insoddisfatto… Egli perciò non è
perfettamente felice”.
Dunque
non si rimane che dilatare all’infinito i nostri desideri, fino a raggiungere
Dio. La vita eterna consiste proprio “nel perfetto appagamento del desiderio
dell’uomo. Ciascuno beato infatti possederà in cielo quel bene che si trova al
di là di ciò che avrà desiderato e sperato quaggiù. Il motivo è che nessuno può
in questa vita soddisfare pienamente il suo desiderio e che nessuna cosa creata
può appagare il desiderio dell’uomo. Soltanto Dio può soddisfarlo completamente
e addirittura superarlo infinitamente. Per questo l’uomo non trova il suo
riposo che in Dio, come afferma sant’Agostino: Tu ci hai fatto per te Signore e il nostro cuore resta inquieto fino a quando non riposa in te. E poiché i santi nella patria possederanno Dio
perfettamente, è chiaro che il loro desiderio sarà appagato e perfino superato
dalla loro gloria”.
Ecco
perché alla fine della vita Tommaso ha chiuso i libri e ha spiccato il volo.
Cosa sarà il Paradiso, in questi ultimi tempi stò cercando di perdere i miei desideri e offrirli a Gesù, chissà poi cosa troverò in Paradiso i miei desideri verranno realizzati da Dio con la sua mente e il suo amore.
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