venerdì 27 giugno 2014

Cuore chiama cuore



Da perfetta discepola, Maria segue passo passo il figlio suo. Alla festa del Cuore di Gesù segue quella del Cuore di Maria.
Se del proprio Cuore Gesù dice che è “mite e umile” (Mt 11, 29), di quello di Maria non si dà una descrizione, ma che custodiva parole e cose che riguardavano Gesù (Lc 2, 19.51). Chissà quante cose belle c’erano là dentro. A chi meglio che a lei si addice la beatitudine dei puri di cuore che vedranno Dio?
Oggi è festa dei Claretiani, i Figli del Cuore Immacolato di Maria.
Ma forse anche un po’ di noi Oblati.
Con i santuari mariani abbiamo avuto a che fare fin dagli inizi. Sant’Eugenio ne ha presi in consegna diversi : Notre-Dame du Laus (1818), Notre-Dame de la Garde (1830), Notre-Dame de l’Osier (1834), Notre-Dame de Lumières (1837), Notre-Dame de la Croix de Parménie (1842), Notre-Dame du Bon Secours (1846), Notre-Dame de Sion (1850), Notre-Dame de Talence (1853), Notre-Dame de Cléry (1854). Dopo la sua morte non si contano più e sono diffusi in tutto il mondo.
C’è un posto particolare anche proprio per il Cuore Immacolato di Maria.
Qui in Italia non possiamo dimenticare i Santuari del Cuore Immacolato di Maria a Pescara e ad Aosta. 

Padre Dassy 
Alcuni dei nostri vescovi, come Grandin e Langlois, consacrarono le loro diocesi al Cuore Immacolato di Maria. Un giorno memorabile fu quello della consacrazione della diocesi di Marsiglia. Sant’Eugenio era morto da appena un anno. Gli Oblati erano custodi e missionari del santuario di Notre Dame de la Garde. Il superiore, p. Dassy (fra l’altro fondatore delle Suore di Maria Immacolata), ricorda quel giorno: “Una folla incalcolabile si era accalcata sulle rocce della cappella, due ore prima della cerimonia… La processione si snodava su fino alla cima. Il cielo era bello e i cuori battevano di una gioia pura… Cinque vescovi, tra cui mons. Semeria, il vescovo oblato del Ceylon di passaggio a Marsiglia, chiudevano il corteo... Dopo l’atto della consacrazione al Cuore Immacolato di Maria, le grida di festa e le acclamazioni si prolungarono a lungo e si spandevano come un eco celestiale per le strade, nelle piazze…”
Ma io non posso dimenticare che per vent’anni ho vissuto in una casa che sulla porta d’ingresso aveva scritto: “Al Cuore Immacolato di Maria”…

Nessun commento:

Posta un commento