Oggi
è la festa di Maddalena Sofia Barat (13 dicembre 1779
- 25 maggio 1865, festa dell’Ascensione del Signore). Anche lei, come
sant’Eugenio, è una testimone della vitalità della Chiesa all’indomani della
Rivoluzione Francese. A contatto con i Padri della Fede, che stavano
ricostituendo la Compagnia di Gesù, fondò le Dame del Sacro Cuore per
l’educazione e l’istruzione femminile, denominazione che, per motivi politici,
fu ufficiale solo dal 1815. Le sue
scuole erano continuamente richieste e si moltiplicarono in pochi anni e furono
fondate comunità in molti Paesi dell’Europa e del America del Nord. Nel
dicembre del 1826 la Società ebbe l’approvazione pontificia di Leone XII. Alla
sua morte la congregazione contava tremilacinquecento suore, in sedici paesi.
Sant’Eugenio
ha avuto diversi contatti con lei, così come con un’altra cinquantina di santi
e beati contemporanei. I santi nascono sempre a grappolo e si attraggono
misteriosamente tra di loro!
Il
primo contatto di sant’Eugenio con le Dame del Sacro Cuore avvenne nel 1811.
Nel loro convento ad Amiens celebrò la sua prima messa, la notte di Natale. Nel
1823 incoraggiò sua sorelle a mandare le due figlie, Natalia e Carolina, in
collegio dalle suore, a Grenoble. Nel 1824 le bambine passarono nel collegio di
Parigi. Nel maggio 1825 sant’Eugenio è a Parigi e ogni giorno celebra la messa
nel collegio, dove Carolina è gravemente ammalata e dove morirà a 13 anni,
assistita dallo zio. Nel 1835 fa venire le suore nella sua diocesi di Marsiglia;
andrà spesso nella loro comunità e nel loro collegio: le cronache della casa
annotano le visite del vescovo e sono ricche di episodi. Incontra più volte le
suore in Svizzera e soprattutto a Roma, nella chiesa di Trinità dei Monti.
Incontra
personalmente più volte anche la fondatrice, santa Maddalena Sofia Barat. Nelle
cronache della casa di Trinità dei Monti si legge che «la nostra reverenda
Madre generale trovò in lui un amico devoto della società».
In un
articolo della rivista “Missions OMI” del 1933 si legge che «nel convento del
Sacro Cuore, a Montigny-lès-Metz, si trova, in questo momento, una pronipote
del venerato Fondatore, suor Maria de Demandoix-Dedons. 82enne, la buona suora ha conservato la
vivacità dell’animo provenzale, assieme a una buona memoria su mille
particolari che riguardano il suo vecchio zio, il nostro venerato Fondatore».
Y. Beaudoin, Saint
Eugène de Mazenod et quelques contemporains béatifiés ou canonisés, « Vie
Oblate Life » 67 (2008) 340-344.
Mgr de Mazenod et la sainte Madeleine-Sophie Barat, « Missions OMI » 69 (1935), 128-148,
398-412, 635-650.
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