Nei giorni della canonizzazione dei
due papi, passando per via santa Chiara, trovo la chiesa aperta. È la prima
volta! La chiesa è infatti sempre chiusa, eccetto la vigilia della Pentecoste. Questa volta è aperta proprio per l'evento della canonizzazione. Fondata
da Carlo Borromeo, aveva un convento annesso per donne convertite, poi passato
alle Clarisse e infine, dopo il passaggio di Napoleone che cacciò le Clarisse,
divenuto Seminario francese.
Una chiesa delle tante, con una
facciata rifatta a fine Ottocento, che non attira l’attenzione. Ma Roma è
sempre Roma, e anche in questa chiesa all’apparenza così ordinaria, si nasconde
un tesoro straordinario: i musaici di Marko Ivan Rupnik.
La Pentecoste e l’evento dell’annunciazione,
opera dello Spirito di Pentecoste. Vale la pena attendere la veglia di
Pentecoste per visitarla. Oppure – l’ho appena scoperto – si può passare dal
Seminario, alle 12 del mattino, per andare a messa…
Mi ha colpito in modo particolare,
per l’originalità iconografica, il momento in cui l’angelo dell’annunciazione
parte da Maria. In uscita si vedono appena le ali dell’angelo, mentre Maria, in
un atteggiamento di umiltà, rimane avvolta dal rotolo della Parola di Dio, che in lei si
è fatto carne: Maria tutta rivestita della Parola.
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