Alla fine di
settembre 1848 fu aperto un piccolo college con una sessantina di giovani cattolici
francofoni e anglofoni nella città di Bytown (così si chiamava allora Ottawa in
Canada). Mons. Eugenio de Mazenod era d’accordo, vi vedeva una nuova via di
evangelizzazione. Lentamente il collegio crebbe fino a diventare l’Università
di Ottawa, la prima università retta dagli Oblati, dalla quale si è poi
staccata l’attuale Università di Ottawa. È così che è iniziata l’avventura
degli Oblati in campo universitario.
Abbiamo appena
terminato una settimana di lavoro intenso con i rettori e i gran cancellieri
delle due università e dei quattro istituti teologici degli Oblati nel mondo.
Questa volta la riunione si è tenuta a casa nostra a Roma! Un bel gruppo,
ormai affiatato dopo i precedenti incontri annuali.
Ce la faremo a
portare avanti queste istituzioni accademiche? Sono una autentica sfida.
Intanto ci crediamo con tutto il cuore. Non possiamo abbassare la guardia. Il
rischio, tra noi e attorno a noi, è quello di un calo del livello
intellettuale. Ne andrebbe di mezzo la missione perché non si può rispondere ai
bisogni dei tempi senza preparazione, strumenti di analisi e di progettazioni,
senza visioni ampie… in una parola, senza idee! Per camminare, ci vuole la
luce!
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