martedì 7 agosto 2012

Il Vangelo del giorno: le briciole di Dio


La donna pagana non si stanca di invocare Gesù. Si stancano invece i discepoli nel vederla venire dietro, petulante e insistente, e chiedono a Gesù di accontentarla pur di toglierla di torno. Ma Gesù va dritto per la sua strada, ha una missione precisa da compiere: adesso deve dedicarsi al suo popolo; verrà poi il tempo dell’apertura ai pagani, che i Giudei chiamavano “cani” (Gesù preferisce il diminutivo, “cagnolini”, per attenuare il senso spregiativo). La donna sa che per il momento il “pane”, ossia i doni di Dio, è riservato al popolo eletto, ma questo non spegne la sua speranza, anche accende ancora di più la fiducia: può avere almeno le “briciole”?
La cananea sa pregare e ci insegna a pregare. Si esprime in maniera semplice e diretta: “Signore, aiutami”, come Pietro nel vangelo di ieri: “Signore, salvami”. Ma soprattutto sa dialogare con Gesù, lo ascolta, entra nel suo progetto, si arrende alla sua logica per poi riprendere, senza stancarsi, fino a portarlo dalla sua parte. Sa che le “briciole” di Dio valgono più di ogni altro bene.

Mercoledì 8:  Mt 15, 21-28

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