A
qualcuno il blog di ieri è sembrato un po’ blasfemo: mettere quasi sullo stesso
piano il Cielo-Paradiso e il cielo su Roma!
Eppure
l’Apocalisse ci assicura che alla fine dei tempi ci saranno cieli nuove e terre
nuove. Adesso che sono passato da Roma al Sulcis Iglesiente, con un mare
limpidissimo, penso che ci saranno anche mari nuovi. Se i nostri corpi risorgeranno,
risorgerà anche il creato, dal quale i nostri corpi sono stati plasmati. Il
Padre tutto ha creato nel Figlio e alla fine del tempi tutto ritornerà al Padre
attraverso il Figlio, Paolo diceva che è inutile domandarsi come sarà il nostro
corpo nella risurrezione; sarà come il corpo di Gesù trasfigurato. Quindi è
altrettanto inutile domandarsi come sarà la creazione “risorta”. Sappiamo comunque
che niente andrà perduto di ciò che Dio ha fatto, neppure quello che l’umanità
ha costruito, “estensione” del creato (anche il brutto sarà rimbellito!). Basta
guardarci attorno con gli occhi del Risorto e, nella bellezza del creato,
intravedere i cieli nuovi, la terra nuova… e i mari nuovi.
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