“Spostare le montagne” era un detto, al tempo di Gesù come ai
nostri giorni, per indicare imprese impossibili o estremamente difficili.
Quella di cacciare il diavolo e con lui ogni forma di male e di cattiveria, è
una impresa sovrumana, che non era riuscita neppure ai discepoli di Gesù. Basta
guardarci attorno per renderci conto della sua forza tragica, che ci attacca
con la malattia, la perdita del lavoro, il tradimento in famiglia, le violenze,
le ingiustizie... Quante volte l’abbiamo sentito dentro di noi, più forte di
noi, e quante volte ci siamo lasciati vincere da lui.
“Se aveste fede pari a un granello di senape…”. Da soli abbiamo
poche possibilità di farcela contro il male che è in noi e attorno a lui, dobbiamo
imparare a fidarsi di Dio, sapendo che sta dalla nostra parte! Lui che ha vinto
il mondo viene a combattere e a vincere in noi. L’ha sperimentato l’apostolo
Paolo che, davanti alla propria debolezza e impotenza, affermava con fede:
“Tutto posso in colui che mi dà forza”.
Sabato 11: Mt 17, 14-20
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