lunedì 27 agosto 2012

Quell’abbraccio fra san Domenico e san Francesco


Nel convento di santa Maria sopra Minerva, dove mi recavo per incontrare padre Valentino, c’è l’immancabile affresco dell’abbraccio tra san Francesco e san Domenico. In questi ultimi giorni mi ha parlato più volte di quell’incontro tra i due santi. Ma non posso dimenticare l’attualizzazione di quell’abbraccio, avvenuto nella cappella del Centro Mariapoli a Rocca di Papa, quando padre Novo, francescano, si è abbracciato con p. Valentino, domenicano. Insieme celebravano il 60° della loro ordinazione sacerdotale.
“Nel 1949 Padre Novo – ci disse Valentino all’omelia – veniva ordinato sacerdote a Betlemme, io a Roma; ma nel disegno di Dio, nel disegno della Madonna, le nostre anime sarebbero state affratellate. Lui francescano, io domenicano, avremmo ripetuto l’abbraccio di S. Francesco e S. Domenico, che si perpetua nella Mariapoli celeste”.
Ieri tra i due c’è stato di nuovo quell’abbraccio, nella “nella Mariapoli celeste”, e da quel momento si perpetuerà, segno e profezia dell’abbraccio tra tutti i carismi.
 “Qui – continuò p. Valentino durante l’omelia in celebrazione eucaristica – c’è anche la tomba di Foco e di Chiara a ricordarci la stessa realtà. Foco era un terziario domenicano, così come Chiara era una terziaria di san Francesco: altrimenti sarebbe stata Silvia. Di nuovo, il Signore – che è voluto tornare qui in terra, in mezzo a noi, nascendo da “Maria mistica” – ha voluto anche che questa “Maria mistica” nascesse dall’unità di due santi che rivivevano nei loro figli: Francesco e Domenico”.

Giunge intanto un commento al blog di ieri: “Leggendo quanto hai scritto su questo 'fratello' domenicano, mi è passato nella mente questo pensiero: Io non lo conoscevo, non sapevo neanche della sua esistenza in questo mondo. Eppure la 'sua fedeltà' al fondatore e all'Ideale hanno contribuito, per la comunione dei Santi, anche a fortificare la mia vacillante fede.”

Il cielo continua a popolarsi. Ieri è partita anche Vale (Valeria Ronchetti), una delle prime compagne di Chiara Lubich. All’abbraccio tra Francesco e Domenico si aggiunge anche lei, che ha condiviso l’avventura dell’unità con Padre Novo e Padre Valentino. Ero stato a trovarla pochi giorni fa. Era stremata dalla sua lunga malattia, ma sempre accesa dal fuoco dell’unità. “Sono venuto per riaccendere la mia fiaccola al tuo fuoco”, le ho detto. E lei: “Il fuoco di Padre Novo…”

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