Domenica del Buon
Pastore.
Nei primi
secoli i cristiani non osavano raffigurare Gesù in croce. La croce era lo strumento
di una morte crudele, per gli schiavi. Se Gesù fosse stato impiccato
prenderemmo come simbolo del cristianesimo una forca?
Per avere la
prima o una delle prime raffigurazioni di Gesù Crocifisso in mezzo a due
malfattori dobbiamo aspettare il portale ligneo della basilica di Santa Sabina,
sul colle Aventino a Roma: siamo verso la metà del V secolo!
E prima? Una delle più comuni e più belle
raffigurazioni di Gesù è quella del buon pastore. La troviamo ricorrente nell’arte protocristiana, soprattutto nelle catacombe. Una iconografia
che si ispira a immagini si trovano frequentemente nei sarcofagi pagani,
allegoria della mansuetudine e della filantropia. Ai cristiani ricordava che
Gesù stesso si definisce il Buon pastore. A sua volta Gesù riprende uno dei
temi più significativi della cultura biblica ebraica. Dio stesso, infatti,
nell’Antico Testamento si rivela pastore del suo popolo: “Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.” (Sal 23) e indica il Messia come un pastore
che ha cura delle sue pecore: “Susciterò per loro un pastore che le pascerà… Egli le
condurrà al pascolo, sarà il loro pastore; io, il Signore, sarò il loro Dio e
Davide-mio-servo sarà principe in mezzo a loro” (Ez 34, 23-24).
I Padri della Chiesa riprendono fin dal secondo secolo l’immagine del buon pastore: “Il Signore è venuto a cercare la pecora che si era perduta, ed è l’uomo che si era perduto” (Ireneo di Lione); “Per una sola piccola pecora che si era smarrita, egli è disceso sulla terra; l’ha trovata; l’ha presa sulle spalle e riportata in cielo” (Origene).
Tu ci conosci, a uno a uno, e con ognuno di noi hai un rapporto personale. Sai la nostra storia, i sogni segreti, le prove e i dolori, le gioie intime. Tutto il contrario di quando ci si riferisce, in modo dispregiativo, a un “branco di pecore”, dove i singoli sono anonimi e amorfi. Nel tuo gregge ogni persona è unica, ha un inestimabile valore, costituisce il bene più prezioso che tu possiedi, al punto che per ognuno sei pronto a dare la vita, tanto ti siamo cari.
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