Tanti mi hanno seguito in questa settimana di esercizi
spirituali con il clero di Cosenza. Ringrazio ognuno e offro in poche righe in
contenuto degli esercizi, che aveva come tema il cenacolo. Nata nel cenacolo e subito
stata lanciata dallo Spirito Santo sulle vie del mondo, la Chiesa rimane
segnata dall’esperienza vissuta nella sala superiore e ne conserva i tratti che
la caratterizzano per sempre.
- La Chiesa del cenacolo è mossa da “un ardente
desiderio” di sedersi alla mensa del Signore, con l’umanità intera. Non ha
desideri di conquista, di potere, di supremazia, di prestigio. Vuole
semplicemente quello che vuole il suo Signore: radunare la famiglia dei figli
di Dio dispersi, far sì che gli uomini e le donne si riconoscano fratelli e
sorelle, con un Padre comune che attende tutti attorno alla sua tavola, senza
distinzioni tra ricchi e poveri, padroni e servi.
- La Chiesa del cenacolo è segnata da un amore fedele
e senza misura, come quello del suo fondatore che amò “fino alla fine”. Ogni
membro del Corpo di Cristo, quando si fa carico di persone e di opere, porta
avanti fino in fondo il suo impegno. Il pastore si fa carico del gregge, i
coniugi l’uno dell’altro, i genitori dei figli, in un patto sincero di fedeltà
nella durata e nell’intensità crescente. Ognuno ha cura delle persone che gli
sono state affidate, per un amore concreto e fattivo. Ogni battezzato è
responsabile della Chiesa: è sua nelle persone e nelle istituzioni. La si ama e
per lei si dà la vita.
- La Chiesa del cenacolo è a servizio di tutti, a
cominciare dagli ultimi. La tentazione è di mettersi sul piedistallo, di voler
essere presi in considerazione, di pretendere attenzioni, onori,
riconoscimenti, privilegi, in una parola di essere serviti. La lavanda dei
piedi non è un rito annuale, ma l’attitudine costante di ogni cristiano
chiamato a mettersi a livello di chi gli è accanto e a servirlo con amore
fattivo, rispondendo ai bisogni più vari, pronto a sporcarsi le mani.
- La Chiesa del cenacolo è una Chiesa di peccatori,
con le piaghe, e quindi «capace di comprendere le piaghe del mondo di oggi e di
farle sue, patirle, accompagnarle e cercare di sanarle». Confida nella
misericordia e sa essere a sua volta misericordiosa. Accetta i propri limiti,
li guarda con verità, senza nasconderli; riconosce come sue membra chi sbaglia
e invoca per tutte il perdono, ponendosi in un cammino di autentica conversione
e di costante riforma, pronta ad entrare nella logica di Dio.
- La Chiesa del cenacolo è una Chiesa eucaristica, che
non può vivere senza il dono del corpo e del sangue di Cristo. È una Chiesa in
donazione, fino a farsi cibo per ogni essere umano. Dona quanto ha ricevuto: la
luce che dà senso alla vita e la forza per vivere, i beni materiali che
possiede e la condivisione delle fragilità, nella fiducia verso il Padre che
sazia di beni gli affamati.
- La Chiesa del cenacolo è una Chiesa sacerdotale, che
“fa” la memoria dell’offerta sacerdotale del Signore. Con lui si offre al Padre
e coinvolge nella sua offerta il mondo intero. Con quel pane e vino porta a Dio
il lavoro, le gioie, le sofferenze, le speranze dell’umanità, e porta la
presenza del Signore in tutte le espressioni umane.
- La Chiesa del cenacolo è il luogo dove si vive
l’amore reciproco, ossia la vita della Santissima Trinità portata da Cristo in
terra. È il luogo della reciprocità, dove ognuno si fa attento all’altro, dove
le diversità di vocazioni, di ministeri, così come delle culture, vivono al
servizio l’uno dell’altro, facendo a gara a chi mette in luce il bene
dell’altro e lo valorizza.
-
La Chiesa del cenacolo condivide il sogno di Dio, l’unità e per l’unità innalza
la sua incessante preghiera. Patisce le disunità e le lacerazioni al suo
interno e raccoglie quelle all’interno delle famiglie, nella società. Ogni
sua istituzione, i sacramenti, le opere hanno un'unica direzione: «perché tutti
siano una sola cosa», nell’unità trinitaria e nella santificazione (Gv 17, 21). L’unità è la sua ragion
d’essere e il criterio di valutazione delle sue scelte e delle sue opere, e
l’obiettivo verso cui riorientarle costantemente.
- La Chiesa del cenacolo è il luogo permanente della presenza
del Signore risorto, dove lo si può incontrare, riconoscere nella fede, sperimentare
e proclamare “Signore mio, Dio mio” in una benedizione e lode perenni. Un’esperienza
che non può essere taciuta, ma che domanda di essere condivisa con tutti. La Chiesa è una Persona, quella di
Cristo presente tra i suoi, fatti lui da questa presenza.
- La Chiesa del
cenacolo è mariana. La presenza nel suo seno della Madre del Signore è segno
della piena accoglienza del dono di Dio, della Parola e dell’Eucaristia. Con
Maria vive la dimensione sponsale, la fedeltà al suo Signore, la verginità, la
totale e esclusiva dedizione al Vangelo e all’avvento del Regno. Con Maria
impara a pregare incessantemente e concordemente: è una Chiesa orante.
- La Chiesa del cenacolo è obbediente al comando di andare e di condividere l’esperienza del Signore Risorto, fiduciosa non nelle proprie risorse, ma nella grazia. È “Chiesa in uscita”, Chiesa di Pentecoste, che lo Spirito scaraventa fuori del cenacolo ad annunciare a tutti il Risorto.
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