Dio ha affidato all’uomo la creazione perché continui la
sua opera. Ne è testimonianza Cetraro, paesetto sullo sperone di roccia che
sovrasta il mare Tirreno. In basso Cetraro Marina.
La vecchia Cetraro è un labirinto di vicoli e scale e
scalette, da dove ogni tanto si apre uno squarcio sul mare. Poi l’immancabile
via Roma, con la sua bella chiesa e anche una gelateria, piazza del Popolo col
belvedere e tre uomini che giocano a carte, e il corso deserto.
Le foto che faccio sono tutte in verticale... come il paese!
Un paese che custodisce con devozione le memorie del
passato, come testimoniano le numerose lapidi che ricordano il passaggio di
Riccardo Cuor di Leone in viaggio verso la terza crociata, il re di Napoli
passato nel 1400, il sacerdote benemerito che ha fondato una casa per anziani,
un altro che ha creato un centro culturale, e il “Can. Prof. Don Eugenio
Occhiuzzi (Cetraro 24-7-1884 / San Martino di Finita 30-3-1946) Esempio
luminoso di sacerdote, di educatore, apostolo infaticabile. Parroco Santo attento
e disponibile ai bisogni dei fedeli a lui affidati. Consacrò cuore, vita, averi
per la gloria di Dio e per l’amore del prossimo L’Amministrazione Comunale e la
Pro Loco “Civitas Citrarii” nel settantesimo anniversario della morte, Cetraro
25 giugno 2016”. Però, dopo settant’anni lo ricordano ancora!
Lo porterò come esempio ai sacerdoti ai quali sto dando
gli esercizi spirituali.
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