Non ho molta dimestichezza col mare, ma in questi giorni l’ho costantemente davanti e me e convivo con lui.
Al mattino presto lo
costeggio fino al porto, nel pomeriggio salgo sulla collina e lo contemplo dall’alto,
al tramonto lo guardo fino allo scurirsi, dopo cena gli cammino ancora accanto.
Che susseguirsi di colori! Non conosco a sufficienza i nomi delle diverse tinte
e delle loro sfumature. Mi occorrerebbero la tavolozza d’un artista e le parole d’un
poeta.
Il mare s’intona sempre col cielo
che varia costantemente con tonalità di grigi, azzurri, rosa, arancio, giallo,
rosso, viola… E il colore del mare cambia col mutare del suo umore: calmo, nervoso,
collerico…
È vero che ha il colore del vino,
come nel racconto di Leonardo Sciascia, e un verde smeraldo intenso, infinite
gradazioni di blu, d’azzurro, di grigio, con bagliori di bianco, marrone, e di
notte nero velluto, orlato del bianco dell’onda che s’infrange sulla riva.
Passo il tempo a guardare… Che
artista il Creatore.
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